Ostetricia e Ginecologia del Guzzardi rischia la paralisi definitiva, ed il primario, Antonio Schifano, sarebbe sul punto di mollare tutto e di porsi anzitempo, fin dal prossimo autunno, in pensione. Pietro Gurrieri, avvocato, giornalista e candidato sindaco a Vittoria per il m5s, Città Libera e Vittoria nel Cuore, torna ad occuparsi della questione dopo che, anche a seguito del suo appello dello scorso 29 giugno, la direzione generale Asp aveva rafforzato l'organico dell'U.O. con due medici, che avrebbero dovuto essere seguiti da altri tre. "Nonostante gli impegni assunti, però, nessun altro sanitario è stato destinato ad Ostetricia e Ginecologia, che è rimasto fortemente sottodimensionato, al punto che molte prestazioni dal primo giugno - come ad esempio la laparoscopia - continuano a non essere accessibili alle donne Vittoriesi, costrette per la prima volta dopo tanti anni a dover emigrare presso i nosocomi di Ragusa e di Modica" dice ora Gurrieri, che lancia un allarme atteso che - secondo indiscrezioni -"il dott. Antonio Schifano sarebbe sul punto di assumere la decisione di mettersi in pensione anzitempo, entro il prossimo autunno". Una denuncia pesante, che crediamo troverà un forte sostegno nell'opinione pubblica. Provvidenziale il fatto che Gurrieri abbia sollevato il problema, che in effetti, dopo le nostre verifiche, appare realistico. "Lancio un grido d'allarme a tutti i Vittoriesi, in particolare alle donne! Il reparto di Ostetricia e Ginecologia del Guzzardi è a rischio, con soli sei medici strutturati compreso il primario costretti a far fronte ad un lavoro immane per cui ne occorrerebbero il doppio. Tra trasferimenti e mancata attivazione di procedure per far fronte all'emergenza, dall'1 giugno al Guzzardi non si praticano più interventi di laparoscopia e isterectomia, oltre a tutta una serie di interventi minori, ma pur sempre richiesti e necessari". Il candidato sindaco spiega: "A fronte dell'espletamento di una prima procedura concorsuale, alcuni mesi fa erano stati destinati all'UOC Ostetricia e Ginecologia del Guzzardi cinque medici, che successivamente hanno chiesto e ottenuto un trasferimento. Improvvisamente questo nevralgico reparto si è dunque trovato sguarnito, ed in queste settimane le prestazioni sono state a fatica mantenute, pur se ridotte, attraverso un meccanismo di incentivi che ha permesso a medici strutturati in altri ospedali di poter prestare occasionalmente la propria opera in quello di Vittoria. Inoltre, nulla si sa di una successiva graduatoria riservata a medici specializzandi, che comunque non risolverebbe il problema non potendo questo personale operare in autonomia, cioè a prescindere dalla presenza e dalla supervisione di un medico strutturato. L'unica soluzione praticabile, oltre a rendere operativa questa graduatoria" - continua Gurrieri - "sarebbe quella di una complessiva rimodulazione del personale specialistico in organico alla ASP di Ragusa. Un adempimento da porre in essere con ogni tempestività ". "Faccio appello alle autorità civili e sanitarie, ai parlamentari, ai candidati di qualsiasi schieramento a fare blocco comune per impedire un esito - cioè la completa e definitiva paralisi di un reparto che è uno dei nostri fiori all'occhiello - che renderebbe soltanto una parola vuota il diritto alla salute dei cittadini e la salvaguardia, in particolare delle donne" conclude Piero Gurrieri.