“Negli ultimi giorni Vittoria è stata al centro della cronaca. Sembriamo di essere tornati indietro nel tempo, in un tempo cupo e tetro che Vittoria si era lasciata alle spalle e che non dovrebbe più ritornare. Invece, oggi, la nostra città viene dipinta come una sorta di girone infernale popolato da anime dannate. A questa visione da caricatura io non ci sto e non ci stanno i vittoriesi”.
Con queste parole il candidato a sindaco Salvo Sallemi commenta i recenti fatti di cronaca relativi a una rissa avvenuta a Scoglitti e a un sequestro di droga e armi operato dalle forze dell’ordine. “Se accade una rissa a Scoglitti fioccano i titoloni che mettono in maniera dispregiativa in risalto il nostro territorio, dipinto come incorreggibile e invivibile. Si tratta di un episodio esecrabile e da condannare, senza se e senza ma. Se accade un episodio simile a Marina di Ragusa leggiamo solo un trafiletto sui media, en passant. Una disparità di giudizio inaccettabile: Vittoria non è né il Paese di Bengodi ma non è nemmeno un girone dantesco.
Dipingendo sempre e comunque in termini negativi la nostra città nessuno si rende conto del danno che rechiamo alla nostra economia, agli imprenditori, al turismo, alla nostra reputazione? Chi vorrà investire a Vittoria? Chi vorrà venire a visitarla?”. Sallemi prosegue ancora: “A ciò aggiungiamo anche il recente episodio di ieri con il sequestro di droga. Faccio i miei complimenti alle forze dell’ordine per la brillante operazione e per aver reso più sicuro il nostro territorio. Purtroppo, anche in questo caso, le immagini del camion pieno di marijuana hanno fatto il giro dei media e del web e Vittoria sembra essere la scenografia della serie Narcos. Così ancora una volta la nostra immagine ne esce lacerata, con buona pace di chi investe sul territorio e di chi lo ama.
Purtroppo risse e sequestri di droga sono episodi che possono accadere in qualsiasi realtà e nemmeno la nostra ne è esente. Anche in questo si tratta di episodi criminali da condannare senza mezzi termini. Vittoria non può tornare indietro agli anni 80 e 90, anni in cui si aveva paura persino ad uscire, anni di sangue e di un’immagine distrutta. Serve qualcuno che tuteli realmente la città, che ne rilanci l'immagine. che la difenda. Ci sono, per altro, sempre gli stessi politici e lo stesso candidato a sindaco che propone sempre le stesse “soluzioni” che non hanno mai risolto nulla". "Dobbiamo guardare avanti, dobbiamo pretendere rispetto per la città, dobbiamo costruire una immagine diversa tramite le nostre produzioni d’eccellenza, tramite la nostra agricoltura di qualità, tramite i talenti che abbiamo.
Per farlo – e lo abbiamo chiesto tante volte – servono due paletti: più presenza delle forze dell’ordine in città e un rilancio economico e sociale che deve partire dalle istituzioni”.