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Aiello: Chiarezza personale e rispetto della verità storica prima di candidarsi

Riceviamo e pubblichiamo, con diritto di replica

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Lo scioglimento del Comune e’ prima di tutto un fatto politico e amministrativo che prescinde dal profilo delle responsabilta’ penali , che seguono altro percorso e indirizzo. La responsabilita’ politica dello scioglimento invece e’ tutta da intestare, in senso lato, ai vertici dei gruppi politici che hanno amministrato il Comune negli ultimi 12 anni, prima della gestione commissariale. La gestione di Nicosia e di Moscato e’ alla base dello scioglimento. E’ nei fatti: altra cosa e’ certamente il profilo delle responsabilita’ penali, che riguardano solo chi le abbia avuto contestate. La candidatura alla carica di Sindaco ha una forte valenza politica, che implica un valore discriminante rispetto ai fatti accaduti a Vittoria e allo scioglimento. Ed e’ sotto gli occhi di tutti il valore di continuita’ col passato che alcune candidature alla carica di sindaco rappresentano : costoro ribadiscono che il Comune e’ stato sciolto non per l’esistenza di fatti gravi, ma per opera di Fantomax . E’ evidente che queste candidature sono negazioniste e comunque tutti i candidati hanno il dovere di esprimersi chiaramente sullo scioglimento. Voglio precisare che concordo invece sulla possibilita’ di una larga e sana partecipazione al confronto elettorale di ciascuno, al di la’ di ogni precedente impegno. Ho accettato la collaborazione di tante persone gia’ impegnate in passato su altri fronti ma consapevoli della necessita’ del cambiamento. Uno sforzo vero di superamento dei pregiudizi e di riposizionamento del dialogo: senza pero’ fare tabula rasa del passato e senza trasformare tutto in un ipocrita abbraccio opportunista. In questo concordo sulla Opportunita’ di non fare di tutta l’erba un fascio. Il Negazionismo invece porta male, e’ un difetto grave che riporta indietro ogni speranza di rinascita della citta’. Fare finta che lo scioglimento sia immotivato e che i processi siano un errore giudiziario e’ gravissimo. La tendenza a minimizzare le cose non si addice al momento e ai comportamenti concreti che i responsabili del disastro hanno assunto verso la Citta’ di Vittoria. Occorre realismo e apertura, senza pero’ annacquare fatti e circostanze. Diversamente si banalizza tutto e si consente il gioco delle parti: parlo di politica non di processi, rispetto ai quali non possiamo che rimetterci alle decisioni dei Tribunali. Ho teorizzato e praticato questa impostazione. E spero di concretizzare questo passaggio difficile. Con me sono candidati politici e amministratori che conoscono i fatti e che apprezzano questa mia disponibilita’ a concentrarci insieme sui problemi della citta’ con onesta’ di intenti, senza fare come i gamberi e senza strabismo politico: si punta a cambiare metodo, forma, struttura della politica amministrativa, chiudendo la porta all’affarismo e alla retorica ipocrita del passato. Apprezzo lo sforzo amicale trasversale di tante persone, amici e conoscenti: ma i fatti sono diversi, la politica ha le sue regole, che non si lasciano piegare dal momento. Taluni candidati a sindaco compromessi col passato dovrebbero motivare e spiegare il loro ruolo e il loro giudizio sullo scioglimento e sui processi. E invece tacciono. Addirittura fanno insieme la campagna elettorale. Si puo’ barare ed essere ipocriti sino a questo punto?

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