Guardate, è il "#Campo di #Concentramento", lo conosciamo tutti così.

Un luogo potenzialmente da sogno, un #polmone verde ricco di storia e di memoria affacciato sulla Valle dell'Ippari. #Spazi immensi, #edifici antichi che potrebbero vivere una nuova vita, una piccola #cappella dedicata a Santa Barbara. Un luogo, però, lasciato al #degrado, alla #sporcizia, luogo di #scorribande selvagge, di corse con moto e auto, in questo periodo anche di #assembramenti tra teenagers e non, qui implicitamente consentiti per l'assenza totale di #controlli. In tempi di #lockdown, chiusa la Villa, ai tanti sportivi che, come consentito, continuano ad allenarsi, è rimasto questo spazio, ma sono costretti a farlo immersi tra i #rifiuti. Scrive una di loro, #Giannella: "Chiuse le palestre mi ritrovo a fare corsette alla villa comunale. Con la zona rossa la villa è chiusa. Le corsette vado a farle al campo di concentramento. Ma il sabato no. Bisogna dare la possibilità di vendere frutta e verdura (...)

Ora mi chiedo: chi vuole fare attività motoria dove deve recarsi?" Gli risponde #Davide: "Sono un #runner, tesserato Fidal e la mancanza di strutture per correre è sotto gli occhi di tutti. La cosa che più fa rabbia è l'abbandono della pista di atletica a Montecalvo e della struttura di Serra San Bartolo. Il campo di concentramento dovrebbe essere trasformato in una #cittadella pubblica dello sport, #chiudendo gli accessi alle macchine nell'anello e pulendo la struttura in maniera seria. Il #mercato (che oggi si è svolto senza assembramenti e in maniera più sicura di qualunque supermercato) si può #spostare dentro l'Emaia (...)". Questi sono i nostri #giovani. Più dotati, più intelligenti di molti politici e amministratori.

Che hanno colto ciò che occorre fare. Ciò che io, noi #faremo appena eletti, se i Vittoriesi ce ne daranno l'opportunità. #Riqualificare questi luoghi, fare del campo di concentramento una grande #Cittadella sportiva e della memoria, pensare anche ad una grande balera, ad una #discoteca, così che non ci si debba per forza spostare altrove.

#Spostare, come propone Davide, e tanti altri, il #mercatino del sabato all'interno della Fiera Emaia. Per dare a quei #commercianti una sistemazione dignitosa avvalendoci di quelle strutture, e ai #Cittadini visitatori tutti i servizi possibili, compresi quelli igienici.

Perché chi ha bisogno di utilizzarli, specie se anziano, non debba vergognarsi di essere Vittoriese.