“Il nostro programma di rilancio della città di Vittoria punta ad una ripartenza che passa soprattutto dall’agricoltura. Il nostro programma #agricolturadelbuonsenso conta sulla competenza delle persone e sulla forza delle loro idee. All’inizio del nostro percorso abbiamo pensato al Consorzio “Mille Mani” con l’obiettivo di incentivare l’associazionismo tra le imprese, la certificazione delle aziende e dei processi produttivi, per abbattere i costi e favorire la qualità”. A dirlo è Salvatore Di Falco, candidato a sindaco di Vittoria, sostenuto dalle liste civiche “Di Falco Sindaco”, “Vittoria Unita” e “In Movimento per Vittoria e Scoglitti” che nel corso della presentazione ufficiale della sua candidatura a sindaco, lo scorso 1 Agosto, annunciò a sorpresa il nome dell’assessore designato all’Agricoltura, nella persona dell’imprenditore agricolo, Giuseppe Cilio. “Riunire le organizzazioni dei produttori, le cooperative in un grande Consorzio capace di interloquire con la Grande Distribuzione – dice Cilio- è la strada da seguire. Il Consorzio Millemani è un vero e proprio Consorzio di tutela, una realtà propositiva pensata per tutelare appunto gli interessi non solo degli agricoltori ma di tutta la filiera. Il consorzio, infatti, non solo è garanzia di trasparenza ma anche di vantaggi per la filiera agricola e per migliorare la nostra immagine in Italia e in tutta Europa. Penso, ad esempio, ad alcune grandi problematiche che hanno messo in ginocchio il comparto agricolo come il virus ‘tomato brown rugose’ che distrugge le piante di pomodoro. Se fosse già esistito un consorzio con le finalità di cui ho appena fatto menzione, oggi sicuramente il problema sarebbe già stato risolto perché i produttori agricoli avrebbero potuto chiedere agli organi competenti interventi mirati alla risoluzione dell’emergenza. Ecco perché lavoreremo affinché il nostro progetto possa vedere la luce”. “L’economia di Vittoria si fonda sull’agricoltura – conclude Di Falco - e a questo settore dobbiamo dare strumenti e progetti per essere sempre più competitivo e non temere la concorrenza. Penso alla certificazione e alla qualità dei prodotti con l’impegno delle aziende verso prodotti e servizi di qualità, regolamentato da specifiche norme e procedure e sottoposto a sistematico controllo da parte di Enti Certificatori riconosciuti ed accreditati a svolgere la funzione di certificazione dalle competenti Autorità. Ma non solo. Bisogna lavorare al ‘prezzo etico’ del prodotto con l’incontro ‘giusto ed equo’ tra le spese del produttore e l’acquisto del prodotto da parte del consumatore. Il Consorzio, infine, avrà un suo marchio che deve essere riconoscibile ed all’interno del quale confluiranno tutti i produttori e l’intera filiera”.