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Sequestrati mille ricci di mare. L'operazione tra ispica e Ragusa

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Gli  uomini della Capitaneria di porto di Pozzallo hanno contestato tre verbali per un totale di cinquemila euro e sequestrato una rete da pesca e col pescato (circa 10 kg di prodotto ittico di varie specie e 1000 ricci di mare).

Nel tardo pomeriggio di domenica, a seguito di segnalazione, in località “Cirica” nel Comune di Ispica sono state individuate quattro persone  intende ad utilizzare dalla spiaggia  una rete da posta (attrezzo professionale). Immediatamente, veniva interrotta  l’attività vietata ed a verbalizzare il detentore dell’attrezzo (non essendo un  professionista non poteva utilizzare).

L’esito dell’accertamento ha condotto, come detto, all’elevazione di un processo verbale di mille euro al sequestro della rete (circa 50 metri) e del pescato ivi rinvenuto (circa 10 kg di prodotto ittico di varie specie, avviato alla distruzione su disposizione del servizio veterinario dell’ASP di Ragusa).

In occasione di una pianificata attività di vigilanza delle coste di giurisdizione, in località “Punta Braccetto” nel Comune di Ragusa, sono stati individuati due persone che praticavano  pesca subacquea. Sottoposti a verifica, si appurava che gli stessi non risultavano essere pescatori professionali ed avevano proceduto a catturare circa 1.000 ricci di mare (il limite imposto per legge per i pescatori non professionali è di 50 esemplari).

Si procedeva ad interrompere l’attività di pesca ed a sanzionare i due soggetti con altrettanti processi verbali da  2.000  ciascuno ed al sequestro dei 1000 ricci che, stante la recente cattura e lo stato di freschezza, venivano prontamente liberati in mare. Da evidenziare che in entrambi gli accertamenti hanno preso parte attiva anche i  Carabinieri, a dimostrazione della profonda sinergia e collaborazione da sempre registratasi tra la Capitaneria di Porto di Pozzallo ed il Comando Provinciale dell’Arma.

 

immagine di repertorio

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