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Governo Musumeci e fondi prima assistenza: ai comuni della provincia di Ragusa vanno € 6.500.000!

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Con delibera n. 124 del 28.3.2020 il Governo Regionale ha stanziato e già trasferito ai Comuni della nostra provincia ingenti risorse per permettere ai primi cittadini ed alle loro giunte di venire in aiuto alle famiglie che, in questo momento di evidente ed oggettiva difficoltà, non possono far fronte ai bisogni primari con risorse proprie. Oltre 6.500.000 di euro (più del doppio di quanto stanziato dal Governo nazionale per la nostra provincia) suddivisi proporzionalmente tra i singoli comuni che, aggiunti a quanto già trasferito dal Governo Conte, serviranno alle amministrazioni locali per dare un sollievo ai cittadini che potranno così acquistare i beni di prima necessità (alimenti, prodotti farmaceutici e simili) e saranno destinati prioritariamente ai nuclei familiari che non percepiscono alcuna forma di reddito o altra forma di assistenza economica da parte dello Stato, compresi ammortizzatori sociali e reddito di cittadinanza. Ancora una volta il Governo Musumeci, in questa fase di crisi sanitaria ed economica epocale, dopo aver speso energie e risorse per incrementare la capacità ricettiva nelle nostre strutture sanitarie, incrementare i posti letto di terapia intensiva in ogni provincia, rafforzare con decisione le misure volte al contenimento del contagio da COVID 19, limitare gli accessi nella nostra isola, così permettendo di ridurre al minimo i casi di trasmissione di questa terribile epidemia, al netto dei comportamenti irresponsabili di taluni nostri concittadini, ha affrontato con piglio e innegabile senso di solidarietà anche la emergenza sociale ed economica, offrendo ai Comuni, destinatari di prima istanza dei trasferimenti predetti, le risorse per poter assistere i “nuovi poveri”. Non ha atteso che altri e altrove decidessero e provvedessero, ma, cosciente del ruolo che il popolo siciliano gli ha meritatamente assegnato, ha preso questa importante e lodevole iniziativa. Ora la palla passa ai Comuni. I sindaci, che già quotidianamente, assieme alle rispettive giunte, sono in prima linea per le mille esigenze che si manifestano minuto dopo minuto in questo drammatico periodo e ai quali deve andare tutta la nostra riconoscenza e stima, sono però chiamati ad un ulteriore impegno. Invito tutte le amministrazioni locali, e sono certo che così sarà, ad organizzare tempestivamente la macchina burocratica perché le risorse vengano destinate celermente e soprattutto perché si provveda a distribuirle con equità e buon senso: la casa brucia e si deve provvedere senza dilazioni. Non sappiamo quanto tempo durerà questa crisi e non è detto che altre risorse possano arrivare in tempi celeri da Stato e Regione: sarà fondamentale, pertanto, gestire con perizia quanto sino ad oggi trasferito, evitando che chi ha il giusto per sopravvivere possa avere un sostegno aggiuntivo e che chi invece non ha effettivamente nessuna entrata non riceva quanto necessario, ma tenendo anche conto delle situazioni “limite”, di quelle famiglie che per poter sbarcare il lunario dovevano ricorrere a piccoli lavoretti aggiuntivi e saltuari che oggi sono impossibili da eseguire. A questo, e tenuto conto della anticipazione dei trasferimenti statali disposta nei giorni scorsi dal Governo Conte, aggiungo un ulteriore invito a tutti i nostri sindaci: verifichino con urgenza la possibilità di pagare quanto dovuto ai fornitori a vario titolo degli Enti: imprese, commercianti, liberi professionisti che magari attendono da mesi se non da anni di essere pagati e che potrebbero in questo modo trovare un minimo di sollievo e possibilmente evitare di ricorrere anche essi alle istanze di primo soccorso di cui sopra.

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