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Iabichella (Confael):”Garanzia giovani, un calvario per i lavoratori”

Molti tirocinanti non hanno ancora ricevuto le spettanze

Redazione
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500 euro al mese per almeno sei mesi per percorsi di orientamento, formazione e inserimento al lavoro ai disoccupati di età compresa tra 15 e 29. È il “bonus” Garanzia Giovani offerto dal Piano Europeo per la lotta alla disoccupazione giovanile. Ma questi soldi in alcune province siciliane non sono ancora tutti arrivati nelle tasche dei tirocinanti. In provincia di Ragusa ed in particolare a Modica molti giovani che hanno lavorato, sin da maggio 2015 in alcune aziende del territorio, non hanno ancora intascato le somme spettanti e in alcuni casi si avviano a terminare il percorso di tirocinio senza aver percepito nemmeno un euro. 

La denuncia arriva dalla Confael che si chiede cosa stia succedendo  così come le centinaia di tirocinanti che da settimane fanno spola tra il Centro per l’impiego, l’ufficio dell’Inps di Modica e gli uffici postali locali. Il Centro per l’Impiego – dicono dal sindacato -e pare abbia completato l’iter di attivazione del pagamento da parte della Regione Sicilia ancora per il solo mese di maggio e giugno, e abbia dato mandato all’Inps di pagare. Ma i soldi non arrivano ancora sul conto dei giovani. I lavoratori che hanno richiesto l’accredito sul proprio conto corrente – spiega il segretario generale Confael, Giorgio Iabichella -  hanno appreso sempre dall’Inps che i pagamenti sono stati tutti dirottati presso le Poste Italiane. Ma nonostante le somme spettanti siano già disponibili I ragazzi per poterli ritirare devono aspettare una comunicazione via posta che allunga ulteriormente i tempi, anche fino a 10 giorni. Pare ci sia un problema di valuta. Storie di ordinaria follia o semplice disorganizzazione tra enti? Si chiedono dal sindacato che denuncia come centinaia di giovani che lavorano da 5/6 mesi ancora non abbiano percepito un euro da Garanzia Giovani, causando problemi alle loro tasche ed a quelli delle aziende che, nella maggior parte dei casi, hanno anticipato i soldi ai giovani pur di consentire loro di continuare a svolgere l’apprendistato.

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