Un’uscita col botto quella del libro “Trame d’inchiostro”-Racconti ed oltre, edito dalla casa Editrice Kimerik, ultima fatica della scrittrice ragusana Marinella Tumino e la presentazione di sabato 31 ottobre alla sala teatro Falcone –Borsellino non è stata da meno. Una serata all’insegna delle emozioni che si traducono in parola che a sua volta si fa verso e poi musica. Sul palco per questo l’evento- spettacolo d’autunno i protagonisti della serata: Marinella Tumino, l’assessore alla Cultura del Comune Stefania Campo, la curatrice della prefazione, la giornalista Giovannella Galliano, l’attrice Giada Ruggeri, il duo chitarre e voce Fabio Fatuzzo e Aldo Terranova. E poi in sala un grande pubblico, quello che è accorso numeroso e che non ha smesso di complimentarsi per la serata evidenziando di aver assistito ad una presentazione unica e piacevole grazie anche al connubio tra musica e parola, quella che l’autrice è riuscita a mettere nero su bianco in questa fortunata opera. L’assessore Stefania Campo ha molto gradito l’invito dell’autrice, sottolineando come dopo le fortunate uscite del libro in Italia in vari festival e all’estero, a Francoforte in terra tedesca, Ragusa non poteva fare a meno di far conoscere la sua autrice. A tal proposito l’assessore Campo ha espresso il suo consenso per una nuova presentazione del libro nel periodo natalizio, nello spazio culturale dei mercatini di Piazza San Giovanni. Stefania Campo ha analizzato alcuni aspetti del libro tra cui il titolo dove la parola “Trame” a suo avviso indica che non ci si è soffermati in superficie “..ma si è andati a fondo nella ricerca, nell’esplorazione dell’animo umano. L’ inchiostro- ha aggiunto- è una volontà di lasciare una traccia di quello che si è sentito e compreso della realtà” La presentazione del libro è stata articolata tra i vari componenti sul palco e non da meno la lettura dell’attrice Giada Ruggeri che esordendo con alcuni passi del racconto “Scirocco” ha suscitato la melodia popolare di Mokarta abilmente eseguita dal duo Fatuzzo-Terranova . La giornalista Galliano ha condotto l’incontro con alcune domande mirate all’autrice, scavando sulla nascita di questa raccolta, sul mondo di donne che popolano i racconti, sull’amore che si materializza in varie forme tra cui quello materno, o quello che si incontra raramente, fatto di lacrime, gioie ma soprattutto di amicizia; domande sulle storie di barbara violenza sulla donna ( Un racconto a tinte forti, troppo forti anche per un reportage di guerra) e sulla clandestinità, tutti temi di cui la Tumino si è fatta portavoce nei suoi racconti romanzando la realtà ma a volte trascrivendola nuda e cruda . Le storie portano la firma del ricordo ed è per questo che nella prefazione si legge ” Sono “Trame d’inchiostro” lasciate su un album fotografico i racconti che l’autrice Marinella Tumino raccoglie in questo lavoro. “Racconti ed oltre” è il sottotitolo poiché anche le poesie fanno parte dell’album dei ricordi, quello che l’autrice continua ad aprire e chiudere per scegliere una foto da raccontare o a cui dedicare un’ode che viaggia anch’essa sull’onda di quell’’attimo immortalato da un flash.” Nell’album dei ricordi c’è la nonna che racconta una storia alla nipotina, la bella proprietaria terriera del ragusano, l’entrata degli americani a Ragusa, la scrittrice che non ha ancora messo fine alla sua storia d’amore, il pancione di una mamma in dolce attesa, la fierezza di donne immigrate, le audaci avventure di una donna, gli incontri fatali e le immagini che ispirano odi. “Mi piace scrivere per comunicare ciò che conta veramente- ha detto l’autrice- per colmare un vuoto, per lasciare una traccia e, soprattutto, per non permettere al tempo di cancellare i ricordi… Mi piace scrivere e dar vita a solchi di inchiostro; è proprio nei solchi inchiostrati che si percepiscono le emozioni, si sente il battito della mano che si muove sul foglio seguendo mente e cuore… “ E le canzoni di De Andrè, tra cui “La canzone dell’amore perduto”, “Amore che vieni , amore che vai” e quelle di Paolo Conte, con “Vieni via con me” o della ancor più nota “Reginella”, datata 1917, hanno trascinato molti nel canto a testimonianza che tra parole, musica e poesie esiste un legame indissolubile dettato soprattutto da un unico denominatore : l’emozione. E di emozione se n’è vista tanta sul palco , sia durante il coinvolgente ascolto delle lettura a cura della bravissima Giada Ruggeri che nel ricordo di alcuni successi letterari legati ad un racconto caro all’autrice, “A piccoli passi, lettera a mio figlio” e in chiusura per la lettura a sorpresa da parte di Marinella Tumino della poesia “Occhi” dedicata ai suoi figli. Il libro può essere acquistato nelle librerie Flaccavento e Mondadori oppure on line nel formato e-book cliccando nel sito www.kimerik.it