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Caso Loris, il contenuto delle carte presentate dall'accusa

Nei fascicoli anche i "prezzi per la partecipazione" di nonna e zia materna, del piccolo, alle trasmissioni televisive

Redazione
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Alla fine delle indagini sull'omicidio del bambino di 8 anni ucciso a Santa Croce Camerina il 29 novembre scorso, la Procura di Ragusa deposita tutte le carte dell'accusa. In queste  spuntano le intercettazioni della madre e della sorella di Veronica e il prezzario per le loro interviste televisive pilotate. " E' come se ci dessero uno stipendio" dice una di loro.

Tremilacinquecento euro ad intervista, duemila euro per la presenza a Domenica Live, "regalini" di vario genere e persino il pagamento di cure mediche. C'è di tutto nel prezziario approntato dalle varie reti per assicurarsi la presenza dei familiari di Veronica Panarello, mamma di Loris ed unica accusata dell'omicidio del piccolo, nelle varie trasmissioni. C'è persino una conversazione fra la conduttrice Barbara D'Urso e la mamma di Veronica. La D'Urso invita la mamma di Veronica a tornare in tv e le suggerisce cosa dire: "Tu vieni e dici che l'hai guardata negli occhi e lei ti ha detto che è innocente".

Nelle telefonate anche testimonianze agghiaccianti della mamma e della sorella di Veronica che tanto fra loro quanto nei primi interrogatori puntavano il dito sulla mamma di Loris e che poi, nei giorni immediatamente successivi, cambiano improvvisamente il tenore dei loro commenti in favore di telecamere. Dalle tante testimonianze delle persone sentite da polizia e carabinieri, quello che viene fuori di Veronica Panarello è, per la Procura, il profilo di una donna "capace di tutto", che "in modo premeditato e con spiccate capacità criminali, ha fornito una ricostruzione del tutto falsa della giornata del 29 novembre", scrivono gli inquirenti. Anche alcune amiche raccontano che Veronica aveva un rapporto difficile con Loris che non avrebbe amato allo stesso modo del figlio più piccolo che riconosceva simile a lei a differenza del primogenito. E sono anche la madre e la sorella di Veronica Panarello, più volte intercettate dagli inquirenti nell'immediatezza del fatto, a dire di Veronica: "Lei ècapace di tutto. E' una ragazza difficile, molto difficile. E' pazza, è un pericolo per tutti, ha una cattiveria con tutti. Non dovevano lasciarla da sola con i bambini".

Negli incartamenti anche le tante immagine riprese dalle telecamere pubbliche e private di Santa Croce Camerina che riprendendo la macchina della donna quel giorno mentre fa un altro percorso rispetto a quello fatto nei giorni precedenti, quando la sua macchina viene regolarmente ripresa nell'abituale percorso verso la scuola. E cè' anche l'ultima foto di Loris vivo, il 28 novembre, il giorno prima della sua morte, mentre all'uscita da scuola sale a bordo della macchina di sua madre.

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