Eva ha 26 anni, è ragusana e da 7, a seguito di un incidente stradale, si muove grazie ad una sedia a rotelle. In quell'incidente, infatti, Eva ha subito una lesone alla spina dorsale. Due anni fa la sua sedia ha iniziato a dare i primi segni di cedimento: prima un bracciolo danneggiato, poi le ruote che iniziano a sgonfiarsi costamentemente.... Da qui la scelta di rivolgersi all'Asp, 2 anni fa, seguendo il normale iter burocratico per la sostituzione o riparazione dei pezzi. Nessuna risposta e nel frattempo la carrozzina è stata riparata alla meno peggio, anche con del nastro adesivo. Ora la sedia è da sostituire, ma per lei nessuna speranza. "Che la sanità a Ragusa non stia passando un momento felice è ormai noto- scrive infatti in una lettera-denuncia rivolta alla stampa- ma dover supplicare per un mio diritto mi sembra davvero troppo" .
La giovane ha infatti ripresetantato tutta la documetazione, nella quale ora chiede una sedia nuova, e la risposta, che stavolta è arrivata, non lascia dubbi: "non dipende da noi, c'è una lista da rispettare e abbiamo problemi di budget", le avrebbero detto. La giovane si è quindi recata personalmente all'Asp, ma nessuno ha voluto ascoltare la sua richiesta; ha pure bussato a diverse porte, trovandole sempre chiuse. "Adesso- prosegue nella lettera Eva- la mia sedia a rotelle è arrivata al capolinea e con essa la mia speranza di mettermi al pari con tutti gli altri. Alla fine sto provando scomodando la stampa- conclude- , ed l'ultima porta che mi resta da bussare per provare a far valere un mio diritto e vivere una vita normale".