Confagricoltura punta l'attenzione sulla straordinaria ondata di maltempo che ha colpito il Centro-Sud del paese, con nevicate copiose - che in molti casi sono divenute bufere di neve - e poi le gelate per le temperature di molto sotto lo zero,. Una situazione che, secondo il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, sta mettendo drammaticamente in ginocchio moltissime aziende agricole e zootecniche”.
Molti i problemi: le colture agrumicole, viticole e frutticole (anche in serra) di Calabria, Sicilia, Campania, gli oliveti di Calabria, Abruzzo, Molise, Puglia, i legumi e le orticole di Campania, Lucania, Puglia. E poi la zootecnia (bovini, ovini, suini ed avicoli) presente in tutte le regioni centro-meridionali sommerse dalla neve, con danni alle stalle e spesso l’impossibilità delle imprese ad operare perché isolate. Tante le segnalazioni angosciose che pervengono dalle varie aree produttive.
“La nostra Organizzazione, con le proprie strutture territoriali, è impegnata a monitorare costantemente la situazione. I nostri agricoltori, con i loro trattori, stanno collaborando attivamente con la Protezione civile per superare l’emergenza. Chiediamo - ha evidenziato il presidente di Confagricoltura - lo stato di calamità naturale e interventi tempestivi ed adeguati per la piena ripresa delle attività produttive. C’è poi – ha ricordato Guidi - un’emergenza nell’emergenza che è quella delle zone terremotate di Marche, Umbria, Abruzzo e Lazio, dove non si è riusciti a fornire tempestivamente i moduli abitativi per le persone e le tensostrutture per il ricovero del bestiame”.
“Il nostro appello è a fare presto, a superare i cavilli burocratici – ha concluso Mario Guidi -. Come ha detto il sindaco di Amatrice, nel Lazio, se serve, le Regioni coinvolgano per la fornitura dei moduli per il bestiame le altre ditte in graduatorie. Dall’emergenza si esce con provvedimenti di urgenza e sburocratizzati. Intanto sii intervenga con l’esercito per dare assistenza. È innanzi tutto un dovere morale del Paese. Non si possono lasciare allevatori ed animali all’aperto sotto temperature polari”.