Dimensionamento scolastico Comiso-Pedalino: gravi incongruenze ed errori macroscopici. La pensano così i consiglieri comunali dei gruppi PDL e Comiso Vera che solo ieri, in forma ufficiosa, sono venuti a conoscenza di quanto proposto dal primo cittadino di Comiso in merito al Dimensionamento e alla Razionalizzazione dei plessi scolastici di Comiso e Pedalino.
"La proposta del Sindaco-spiegano- è quella di creare, sulla base di una popolazione studentesca, dalle scuole dell’infanzia a quelle secondarie di primo grado, di circa 3.300 alunni, tre Istituti comprensivi: uno che fa capo al già esistente Istituto Comprensivo G. Verga, con l’aggiunta, territorialmente congrua, della Scuola Primaria De Amicis, ma privata di due scuole dell’Infanzia di competenza territoriale del plesso De Amicis, e cioè le Scuole Idria e Grazia Bassa: prima incongruenza grave. Il secondo Istituto Comprensivo farebbe capo all’attuale scuola Media Pirandello, che si vedrebbe aggiungere due sezioni di scuola primaria da ubicare presso Saliceto e alcune scuole dell’Infanzia. Cioè, in termini numerici, 36 alunni in uscita dalle due quinte di Scuola Primaria, diventerebbero 233 in ingresso nelle prime classi della stessa Scuola Media: pazzesco!"
"Il problema più evidente e l’errore più macroscopico- dichiarano- riguardano il terzo di tali Istituti, che di comprensivo ha molto poco, in quanto, oltre a far sì che la frazione di Pedalino perda definitivamente la Presidenza, vede a Comiso l’aggiunta di una parte della scuola Primaria Senia e di qualche scuola dell’Infanzia, senza che sia offerto agli alunni, che concludono il percorso di Studi primario al Senia, la prosecuzione del curricolo in una scuola Media dello stesso plesso, a meno che non si voglia sostenere, ciò che è impossibile, che la Scuola Media di riferimento possa essere quella di Pedalino, costringendo i giovanissimi studenti alla pendolarità. Ci si augura vivamente che il primo cittadino riveda con maggiore attenzione tale piano, tenendo presenti due criteri guida fondamentali perché di 'Razionalizzazione' si possa veramente parlare: innanzitutto che Pedalino, in ogni e qualsiasi modo, non perda la sua Presidenza, che tanto ha fatto crescere negli ultimi anni questa realtà scolastica, o almeno si salvaguardi la presenza nella frazione di una adeguata sezione di Segreteria, che consenta rapporti più immediati tra gli Uffici e le Famiglie degli studenti. In secondo luogo, che ogni Istituto Comprensivo garantisca agli alunni la verticalizzazione del curricolo, offrendo loro la possibilità di iniziare in un Istituto il loro primo giorno di Scuola dell’Infanzia, e di concludere, sempre che essi lo vogliano, beninteso, nello stesso Istituto il loro ultimo giorno di Scuola Media. Razionalizzare non significa semplicemente fare delle somme, facendo “quadrare” i numeri sulla carta nella convinzione che alunni ed insegnanti siano semplici numeri, bensì guardare in prospettiva ed assicurare stabilità all’Istituzione più importante di un territorio, la Scuola".