È denominato “Poleis attrattori e nodi della cultura in rete” il progetto di sostegno alla progettazione integrata di scala territoriale per la valorizzazione culturale presentato al Ministero dei Beni e delle Attività culturali dai comuni di Vittoria, Comiso, Acate, Gela, Piazza Armerina, Niscemi e Butera.
Il progetto integrato ha lo scopo di trasformare il giacimento delle risorse materiali e immateriali con l’obiettivo di rivitalizzare e riutilizzare a favore dell’arte, della cultura e della creatività gli spazi cittadini vuoti, dormienti, abbandonati, indefiniti o in transizione. “Il principio generale della strategia territoriale proposta – dichiara il dirigente del settore Programmazione comunitaria servizi e reti di progettazione, Alessandro Basile - è quello di realizzare un policentrismo per l’allocazione, l'integrazione e la valorizzazione di funzioni e servizi nei territori. Nell'integrazione del sistema dei grandi attrattori culturali spiccano Piazza Armerina (che è candidata a capitale italiana della cultura per il 2018) con la Villa Romana del Casale e Gela con il Parco archeologico e museale. La sfida proposta dal progetto incide sulle diverse dimensioni del sistema locale: patrimonio culturale ambientale, processo di integrazione sistemica delle risorse del territorio, capitale sociale/economia, sviluppo delle competenze nell'economia locale, processi di partecipazione alla governance, capacità innovative e creative, rigenerazione del tessuto delle Pmi tramite processi di start up, buon governo tramite capacity building, dialogo interistituzionale, smart regulation. L'integrazione del sistema dei grandi attrattori culturali con il sistema territorio e le sue risorse materiali e immateriali, ambientali, gastronomiche e religiose rappresenta la strategia per un nuovo posizionamento, inducendo un salto di qualità rispetto alle precedenti politiche locali. L’idea progettuale mette a sistema tre azioni di intervento: A1. azione di sistema di strategia di medio lungo periodo; A2.dimensione della conoscenza e della promozione a rete; A3.progettazione degli interventi sui nodi fisici individuati di scala puntuale. Entro dicembre il progetto Poleis dovrebbe essere inserito in un’apposita graduatoria stilata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali. Il finanziamento permetterà di avviare la progettazione per la richiesta alla Comunità Europea delle risorse necessarie da investire sul territorio”.