Recuperato due giorni fa e sollevato dal fondale, il barcone della strage grazie ad un aggancio. La strage è quella che l’anno scorso ad aprile causò la morte di oltre 700 migranti al largo delle coste libiche. Il recupero è stato effettuato sul posto dalla nave S.Giorgio della Marina militare e con a bordo i subacquei della Marina e i vigili del fuoco con il compito di effettuare i primi rilievi sul peschereccio. Ultimate le operazioni sarà trasportato nella rada di Augusta e ubicato all’interno di una tensostruttura refrigerata per iniziare il lavoro di ritrovamento delle salme rimaste intrappolate al suo interno per essere, successivamente, esaminate da esperti sanitari di varie Università . Lo scopo è quello di acquisire più informazioni possibili per realizzare un network a livello europeo al fine di risalire all’identità di queste povere persone. Un’intensa attività che sarà resa possibile grazie all’impegno costante e sinergico tra i ministeri della Difesa, della Salute, dell’interno unitamente all’apporto del commissario straordinario per le persone scomparse e, soprattutto, delle forze dell’ordine impegnate in prima linea a contatto con i volontari della Protezione civile.