Lo scorso 3 marzo i rappresentanti della Ditta Sea srl di Agrigento, che ha gestito fino allo scorso anno il servizio di igiene pubblica a Vittoria, avevano preso degli impegni davanti al Prefetto ed alle organizzazioni sindacali,, per cui sarebbero stati corrisposti i dovuti stipendi agli ex lavoratori. In una lettera inviata alla Prefettura di Ragusa e, per conoscenza, alla Sea Srl di Agrigento, l’assessore al Bilancio, Nadia Fiorellini, ha invece espresso forte preoccupazione per il mancato rispetto degli accordi presi davanti al vice prefetto. “A seguito di quell’accordo – si legge nella nota a firma dell’assessore – lo scorso 24 marzo il Comune ha liquidato alla Sea una fattura per un importo totale di 359.200 euro, dandone tempestiva informazione alla ditta. Inoltre, così come assicurato dalla scrivente e dal dirigente Cosentino, gli uffici preposti hanno definito i successivi atti relativi al SAL 27, predisponendo la determina di liquidazione della fattura Sea n. 30/PA del 15 marzo 2015 per un importo di 203.280. Tuttavia- sancisce l'assessore- a fronte degli impegni presi si deve invece registrare che la Sea non ha ancora ottemperato ai propri impegni assunti in Prefettura, e cioè al saldo delle spettanze, nei confronti degli ex dipendenti Sea, del cosiddetto 'salario accessorio', ovvero parte della quattordicesima, ferie non godute e buoni pasto".
Nella giornata di ieri alcuni rappresentanti sindacali, presenti alla riunione del 3 marzo, hanno manifestato la propria forte preoccupazione per la mancata corresponsione delle somme dovute da parte della Sea e per le notizie evasive ricevute dagli uffici amministrativi della ditta. La preoccupazione dei dipendenti cresce ancor di più dato che l’Amministrazione Comunale si appresta a chiudere definitivamente la contabilità con la ditta Sea, liquidando alla stessa le spettanze degli ultimigiorni di proroga del servizio. Anche il sindacato della Fiadel, presente al tavolo del 3 marzo in Prefettura, ha ribadito la richiesta al Sindaco di Vittoria di sospendere ogni ulteriore pagamento verso l’azienda agrigentina e di procedere al pagamento diretto dei lavoratori riguardo alle spettanze dovute dalla Sea di Agrigento.
