Sasà Cintolo, ormai ex delegato provinciale del Coni, è stato esautorato dalla gestione della scuola regionale dello Sport. Per molti potrebbero esseci giochi politici dietro questa scelta dato che sullo sfondo ci sarebbe lo scontro a distanza tra lo stesso Cintolo ed il presidente del Coni Sicilia, D'Antoni. Cintolo però non ci sta a sentire illazioni e voci di piazza e lo ha fatto chiaramente capire ieri durante la conferenza stampa convocata appositamente e dove un cartello recitava la denuncia: "il Coni regionale vuole chiudere a Ragusa la Scuola regionale dello sport". Per Cintolo, “si è di fronte quindi al tentativo di depauperare e mortificare la provincia iblea di tutte quelle eccellenze che sono state costruite a prezzo di grandi sacrifici e con l'abnegazione di chi ha creduto in determinati progetti di ampio respiro; ma fino a che punto- si è chiesto Cintolo- saremo disposti a sopportare?”. Poi ha continuato aggiungendo “che a parte l'aspetto personale che mi riguarda, qui si vuole mortificare la funzionalità di una struttura costata negli anni milioni di euro alla comunità ragusana e che alla stessa era aperta anche per finalità sociali, solidaristiche e di altro genere. Il Coni forse ha dimenticato i decenni di sacrifici che è costato tutto questo, che il proprietario della struttura è il Libero Consorzio comunale e che alla fine dell'anno scadrà il contratto di locazione. Infine, conclude Cintolo- vale la pena ricordare che il suolo su cui sorge la Scuola è stato messo a disposizione dal Comune di Ragusa”.