In riferimento alla riforma sulle Pensioni ecco l’organizzazione di una manifestazione di protesta davanti a Montecitorio costituita contro il Governo e contro la Legge Fornero da parte dei lavoratori precoci, giovedì 18 febbraio. I lavoratori chiedono quota 41 delle donne ossia la proroga del regime sperimentale di Opzione donna proroga fino al 2018 e degli esodati. E’ inammissibile come i lavoratori non possano accedere alla pensione a causa delle modifiche al sistema pensionistico! Un’ennesima ingiustizia inaccettabile! Ma i lavoratori non si arrendono e organizzano l’intero iter della manifestazione su facebook con diecimila iscritti. Un successo di adesioni e sostenitori decisamente motivati! Le lavoratrici insistono nella proroga del regime sperimentale con la quale si chiede di consentire alle lavoratrici che hanno compiuto 57/58 anni di andare in pensione con 35 anni di contributi. Come si fa a rimanere impassibili davanti alla voce del popolo che rivendica il proprio diritto alla pensione? Come se non bastasse la triste condizione lavorativa nella quale vivono milioni di italiani. Questa riforma è umiliante e crea forti dissensi fra esodati e lavoratrici. Ma ecco i primi segnali: il sostegno del deputato di opposizione Walter Rizzetto e il presidente della commissione Lavoro pubblico e privato della Camera, Cesare Damiano, minoranza del Partito democratico, firmatario del ddl 857 per il prepensionamento a 62 anni con 35 anni di contributi. Ma le polemiche non si placano. Un altro problema riguarda i tagli alle pensioni di reversibilità. Un’altra grave conseguenza che ricadrà sulle spalle dei lavoratori. Perché non ci si cala nei panni di chi è costretto a subire tutto ciò? Perché non ci si cala nei panni dei lavoratori italiani? Auspichiamo che vengano garantiti i diritti sanciti dalla Costituzione italiana e che gli italiani possano recuperare quella dignità che più volte gli è stata violata.