Un viaggio fra le architetture che hanno caratterizzato i padiglioni dell’Expo. Un’illustrazione dettagliata fatta dall’arch. Valentina Fisichella che ha spiegato il perché dei progetti e completata dagli scatti fotografici realizzati dall’Associazione Pentaprisma Fotografia, ammirati dai presenti nell’esposizione allestita alla sala Mazzone a Vittoria. Questo in sintesi il seminario e la mostra che si sono svolti ieri pomeriggio, racchiusi nel titolo “I padiglioni di Expo 2015”. A patrocinare l’iniziativa il Comune di Vittoria, l’Università telematica Pegaso Città di Vittoria e l’Ordine degli Architetti di Ragusa. L’evento, ospitato nella Sala Mazzone, si inserisce nell’ambito della mostra fotografica “Expo Exhibition Architecture” curata da Pentaprisma Fotografia, iniziata lo scorso 22 Gennaio. Al seminario di ieri era presente come detto l’arch. Fisichella, che per l’Expo di Milano si è occupata della realizzazione delle strutture in legno lamellare dei padiglioni della Colombia e della Malaysia, degli impianti tecnologici di Messico, Kuwait ed Emirati Arabi, dell'illuminazione di gran parte degli spazi comuni e delle aree tematiche del sito espositivo, dei giardini di Angola, Francia, Irlanda e dell'innovativo verde verticale del padiglione USA. L’esperto ha parlato delle soluzioni progettuali relativi ad alcuni edifici espositivi dell'ultima Esposizione Universale di Milano, soffermandosi sul significato di ogni padiglione. A relazionare anche l’arch. Giuseppe Leto che ha esaminato gli elementi che hanno caratterizzato tutte le Esposizioni Universali a partire dal 1851, e l’arch. Emanuele Giovanni La Lota che si è occupato del rapporto fotografia ed architettura spiegando come il linguaggio dell’architettura possa venire interpretato dal linguaggio fotografico che diventa poi forma artistica vera e propria. Un seminario molto partecipato che a detta di Gianluca Occhipinti, responsabile della sede Pegaso Città di Vittoria, è stato occasione valida per far vivere uno dei posti più belli della città. “Il seminario e in modo particolare la mostra- spiega Occhipinti- si inseriscono nel periodo degli esami della Pegaso, momento in cui arrivano nella nostra sede numerose persone, anche da fuori provincia, per sostenere appunto gli esami universitari: far trovare un luogo dinamico, accogliente, in cui si svolgono molte iniziative culturali è un gran pregio per noi e la città tutta. Colgo l’occasione per lanciare un invito a tutti quanti tengono a cuore questo posto e cioè, così come ha fatto l’Università Pegaso e FormaMentis, di adottare questo luogo. Organizzate eventi, contribuite a far vivere la Sala Mazzone e quindi il centro storico, e date anche il vostro contributo economico per migliorare ancor di più questo splendido luogo”.