Quando parliamo di “allenamento”, sia esso legato ad un training svolto in un centro fitness sia svolto da un singolo atleta o da una squadra, il pensiero vola subito alle schede tecniche, agli attrezzi, alle tattiche da impiegare in campo, ai muscoli ecc.. Ma esiste, all’interno di questa visione fisica/muscolare, una prospettiva di allenamento che, inquadrando la tipologia di sport trattato dal soggetto, interviene su di esso allenandolo mentalmente e cioè monitorando e sviluppando, attraverso metodologie specifiche(es. concentrazione, goal setting, imagery, pensiero positivo, rilassamento, self talk, coesione, ecc.), le componenti mentali ed emotive che intervengono ai fini dell’obiettivo fisico preposto o, semplicemente, come da elemento aggiuntivo alla ricerca del benessere personale e di conoscenza delle proprie capacita mentali. “Le attività sportive, sia quelle indirizzate al fitness sia quelle di tipo agonistico, in questi ultimi tempi – afferma Valerio Stagno, esperto in neuroscienze sociali ed in psicologia sportiva- hanno assunto una specifica rivalutazione in merito alla ricerca dei benefici interiori e si sono posti come dei veri e propri laboratori sociali di relazione con un’alta incidenza della pratica fisica propriamente detta sulla propria esperienza esistenziale. In aggiunta a tutto questo, l’odierna difficoltà sociale con tutto quello che comporta, ha fatto in modo che il sostegno della motivazione al raggiungimento dei propri scopi, diventi sempre più importante se non quasi necessaria. Oggi, più che mai, fare in modo che i clienti di un centro fitness o i singoli atleti o le squadre in generale, possano essere seguiti da un esperto sotto il profilo mentale è sicuramente un servizio aggiuntivo – aggiunge il dott.Stagno – ed è ciò che fa la differenza in termini di qualità e innovazione per le palestre e di cura al miglioramento ai risultati per il mondo agonistico”.