Nella serata di ieri 27 luglio personale del Commissariato di Modica, della Polizia Stradale di Ragusa e della Compagnia Carabinieri di Modica effettuavano un mirato servizio di controllo congiunto, finalizzato a reprimere fenomeni di disturbo alla cittadinanza, derivante da comportamenti alla guida di ciclomotori irregolari, causata dalla sofisticazione delle parti meccaniche e dei dispositivi di silenziamento, in orari notturni.
Tale servizio scaturiva dalle determinazioni assunte in sede di Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica presso la Prefettura di Ragusa e disposte con apposita Ordinanza dal Questore di Ragusa.
Il fenomeno crescente dell’indisciplinata condotta dei motociclisti nel centro urbano di Modica, in particolare in orari serali e notturni, era emerso anche da esposti della cittadinanza, ai quali la risposta istituzionale non poteva mancare, al fine di impedire la recrudescenza della pratica dell’alterazione dei motoveicoli e ciclomotori, particolarmente diffusa tra i più giovani.
Tale pratica, già monitorata dalla Polizia Stradale iblea per le specifiche competenze di specialità, si espande anche con la compiacenza di officine meccaniche del comprensorio modicano che, in maniera illecita, effettuano modifiche volte ad aumentare la potenza e la cilindrata dei ciclomotori, dei relativi terminali e dispositivi di silenziamento, spesso con il consenso di incauti genitori che, evidentemente, disconoscono i rischi per la salute dei propri figli e delle conseguenze normative.
Nel servizio in argomento, gli operatori hanno avuto anche modo di constatare l’ennesima “moda” tra i giovanissimi di Modica che attiene all’eliminazione del previsto specchietto retrovisore e del guidare di notte in centro urbano a fari spenti.
La sinergica collaborazione tra le pattuglie intervenute nei servizi di controllo del territorio a Modica, ha ottenuto un bilancio altamente positivo con il controllo di numerosi motoveicoli e ciclomotori ed altrettante persone; elevate svariate contravvenzioni al Codice della Strada, con 12 fermi amministrativi di ciclomotori e due sequestri di motoveicoli con il coinvolgimento dei genitori di giovani risultati minorenni.
Gli operatori della Polizia Stradale effettueranno specifiche attività investigative volte ad accertare le officine meccaniche che hanno proceduto alla illegale maggiorazione dei veicoli, per le ulteriori sanzioni previste dal disposto normativo vigente.