Riceviamo e pubblichiamo:
Si è appreso oggi da un delegato sindacale della FP CGIL di Ragusa, operante all’interno della struttura carceraria di Ragusa, di un increscioso episodio di violenza concretizzatosi in un inqualificabile gesto ai danni del Personale Sanitario operante nella struttura.
Nunzio Fernandez, segretario generale della FP CGIL di Ragusa e Duilio Assennato, segretario provinciale FP CGIL Sanità in una nota evidenziano che secondo notizie apprese, un detenuto ha richiesto la somministrazione di farmaci non prescritta dal medico della struttura, al rifiuto del sanitario gli ha dato una schiaffo, mentre al medico successivamente intervenuto per rassicurarlo della corretta terapia, si è preso uno spunto accompagnato da lancio di oggetti tra cui bombolette di gas accese.
Si precisa altresì che il detenuto era sempre dietro le sbarre e non si sarebbe potuto andare oltre, ciononostante l’episodio ha generato un notevole stato d’ansia tra i sanitari e una grande preoccupazione per quello che un domani potrebbe succedere nella struttura carceraria, non avendo precisa cognizione dello stato di salute mentale degli ospiti della casa circondariale.
“L’episodio ci costringe nuovamente ad intervenire, si legge nella nota, innanzitutto per esprimere la nostra solidarietà ai lavoratori segnati duramente da questa esperienza, ma anche per riaprire un focus sulle tutele del Personale operante all’interno della struttura, coerentemente a quanto la FP-CGIL di Ragusa ha fatto negli ultimi anni, cercando soluzioni alle complesse criticità che sconvolgono la vita del Personale Sanitario in servizio presso l’infermeria della Casa Circondariale di Ragusa.
Il recentissimo episodio supera di gran lunga il limite di sopportazione dei Professionisti Sanitari che fino ad oggi, hanno svolto in maniera encomiabile il loro lavoro nonostante le molteplici criticità, per lo più dovute alla carenza d’organico, mentre oggi si trovano anche nella condizione di temere per la loro salute nell’ambito lavorativo; viene facile agli scriventi, alla luce della crisi di tutto il sistema, sostenere che era prevedibile un episodio del genere, ma vogliamo essere costruttivi.
Più volte e anche di recente la scrivente O.S. è intervenuta evidenziato in più occasioni le condizioni di lavoro cui sono sottoposti i dipendenti della Dirigenza e del Comparto Sanitario:
- Precarietà del contratto di lavoro, nonostante i diversificati processi di stabilizzazione in ambito Sanitario Diversi Dirigenti e diversi Operatori sanitari del Comparto sono ancora ingiustamente retribuiti a “parcella” che sarebbe meglio definire cottimo, al riguardo si vuole ricordare la nota inviata dalla FP CGIL Regionale su sollecitazione della FP CGIL provinciale, anche alla SS.VV., sig. Provveditore, nel giugno 2020 per sollecitare la stabilizzazione delle figure Dirigenti e del Comparto operanti negli Istituti Penitenziari;
- il Professionista oggetto delle attenzioni salivari ed incendiarie da parte del soggetto ristretto, è notoriamente uomo di specchiate qualità e capacità professionali: possibile che le Istituzioni non riescono a garantire almeno l’incolumità fisica, se non quella economico/normativa, dei soggetti più a rischio del complesso e complessivo apparato restrittivo e riabilitativo?
- In una recentissima riunione sollecitata dalla Segreteria della FP-CGIL Ragusa, svoltasi negli Uffici della Struttura di Ragusa alla presenza della Direttrice della Casa Circondariale - dott.ssa Giovanna Maltese -, del Delegato Coordinatore dell’ASP per la gestione dei Servizi Sanitari interni alla Casa Circondariale – Dott. Giuseppe Cappello, dei Sanitari operanti nella struttura, sono state focalizzate gran parte delle criticità del ruolo dei sanitari, che vanno dall’impossibilita di garantire dei turni di servizio all’esiguo manipolo di Operatori Sanitari assegnati alla Struttura Carceraria, tant’è che da mesi altri infermieri esterni alla struttura carceraria, al di là delle loro competenze professionali, suppliscono alle carenze di organico, in un ambiente tanto diverso dalle corsie di un Ospedale, operando in regime di straordinario.
Nell’occasione s’intende altresì evidenziare, che il 19 aprile u.s. la FP CGIL di Ragusa, attraverso una nota circostanziata, evidenziava altre gravi carenze di Personale sia in ambito Amministrativo che di Personale di Polizia Penitenziaria, purtroppo, le nostre evidenze, non hanno trovato alcuna forma di accoglimento.”
La nota è stata inviata al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, Direzione Generale del Personale e delle Risorse, Personale Dirigenziale, amministrativo e non di ruolo alla Segreteria Regionale FP-CGIL Sicilia al Direttore Casa Circondariale – Ragusa, dott.ssa Giovanna Maltese, al Direttore Generale f.f. ASP 7,dott. Raffaele Elia, Al Ministero della Giustizia e al Sig. Prefetto, dott. Giuseppe RANIERI