"L'Amministrazione Comunale di Vittoria continua, inspiegabilmente, a presentare l’attivazione del servizio di refezione scolastica con toni trionfalistici. Cosa ci sarà da festeggiare?”.
Se lo chiede il presidente del Movimento Ami-Autonomia Moderata Iblea, Marco Piccitto che dichara: “Aiello ha comunicato, via social, che il Comune ha stanziato 360 mila euro per sostenere le famiglie disagiate e che il prezzo del singolo pasto è stato contenuto anche grazie a queste risorse. Contenuto? Non mi sembra affatto visto che si parla di 3,12 euro per famiglie con un reddito reddito Isee, non certo elevato, da 16.001,00 euro. In tempi pre-Covid le fasce di reddito erano due: una esente e l’altra pagava 31 euro per 22 buoni mensa. Ogni figlio aggiuntivo, poi, pagava solo 16 euro in più per un totale di 47 euro. Oggi non c’è alcuna agevolazione per i figli successivi al primo. Da 47 euro, circa, si passa così a 114 euro al mese per una famiglia con due figli inserita in fascia C o addirittura 137, 28 in fascia D. Dove sta quindi la differenza tra la scuola pubblica e privata? Capisco che ora c’è il costo del confezionamento dei pasti, ma sono comunque cifre insostenibili per la maggior parte delle famiglie vittoriesi. Non sarebbe stato meglio indire una gara per l’individuazione della ditta e magari cercare di risparmiare qualcosa? Non osiamo immaginare, poi, che cifre si sarebbero trovate davanti le famiglie senza ‘l’aiuto economico’ che Aiello indica. Il tutto, per un servizio che durerà meno di quattro mesi. A questo punto, era sicuramente più opportuno organizzarsi meglio e far partire il servizio dal prossimo anno scolastico”.