Preside Raffo, alla luce di quanto pubblicato dal sindaco Giovanni Di Natale si legge che, ancora una volta, la responsabilità del dissesto del comune di Acate riguardante l'anno 2016 viene imputata a lei. Come è possibile accusarla di ciò e cosa pensa di questa gravosa situazione che sembra non avere fine?
"Questo reiterato “finalmente usciti dal Dissesto”, che fa seguito ad altri “finalmente”, ci suona come il Canto del Cigno e ci comunica che, a parte il Dissesto, non hanno nulla a cui aggrapparsi. Il “Finalmente” è un documento scritto in un linguaggio burocratese, confuso, incomprensibile e, soprattutto, oscuro alla gran parte dei cittadini e agli stessi Amministratori. Da questa disfatta nasce il bisogno di inventarsi un nemico. Ma dal nulla, ci dicono i Filosofi, nasce il nulla. Andiamo alla domanda. Il Sindaco, gli Assessori, Presidente del Consiglio non esistono al Comune, non studiano e, quindi, non sanno nulla in materia amministrativa e, soprattutto, di Bilanci. Figuriamoci di Dissesti! Si aggiunga che il Presidente e i Consiglieri non sanno che è loro compito l’approvazione dei Bilanci di Previsione e Consuntivi, deliberazione del Dissesto di un Comune, approvazione dei Debiti fuori Bilancio, dei Mutui, ecc. ecc.
Ma anch’essi si uniscono all’Orchestra dei Muti. Per capire il lavoro faticoso, a loro dire, svolto in questi 5 anni e il “finalmente”, è utile ancora una volta ricordare al Sindaco Di Natale e a tutta la Corte che debbono rivolgersi all’ex sindaco Caruso e agli Assessori del tempo, i quali nel 2012 hanno deliberato il Dissesto, perché sommersi dai Debiti e dai Mutui, in 10 anni di mangiatoia e di spregiudicata gestione del denaro dei Cittadini. Basta leggere qualche relazione dei Revisori dei Conti e, soprattutto, qualche nota della Corte dei Conti per capire.
Ma sappiamo che non sono portati alla fatica intellettuale. Dunque, non dovrebbero nemmeno parlare. Gli Amministratori debbono sapere che i loro amici di oggi e colleghi di ieri nel 2012, di notte, dopo avere dichiarato Bancarotta, hanno cancellato i Debiti e la Delibera del Dissesto e di notte portato in Consiglio un Bilancio che presentava il Comune di Acate come il più ricco d’Italia. Qualche consigliere, timidamente, accennava all’imbroglio, ai debiti scomparsi. Venne messo a tacere. Dopo due mesi il Sindaco Caruso comunicava al Ministero che il Comune galleggiava nelle sabbie mobili dei Debiti. E si chiedevano due Mutui per pagare l’elenco sterminato di ditte, professionisti, Enti, fornitori, ecc.
E noi, subentrati 4 mesi dopo, assolutamente tenuti all’oscuro di ogni cosa, continuiamo a subire l’oltraggio da parte di sprovveduti che ricorrono all’offesa per nascondere la loro mediocrità intellettuale e culturale. E la loro inadeguatezza a ricoprire certi incarichi. Nonostante non ci fossero i soldi, nemmeno per le corone di alloro dei nostri Caduti, siamo riusciti ad avviare la Raccolta differenziata mai tentata prima, con notevole risparmio dei costi, riprendere opere abbandonate, come la Zona artigianale, sempre con Fondi Europei, finanziamenti per il Depuratore, per l’Asilo Nido, riduzione del personale con un risparmio del 40%, ecc, ecc."
Potrebbe, a conclusione della vicenda, ripercorrere la sua versione dei fatti così che, la nuova amministrazione, (ormai non proprio nuova) abbia un "chiaro" disegno che ad oggi sembrerebbe fuorviante?
"I nostri Bilanci del 2013 e 2014 sono stati a posto, anche con scelte dolorose e impopolari. Ma, purtroppo, il 17 dicembre 2014 il nuovo Revisore dei Conti ci comunicava (!!!) che un’ora prima il Ministero delle Finanze si era preso dalla Banca Agricola tre Milioni di Euro. Perché? Mistero! Abbiamo appreso dal Ministero, in due incontri a Roma, che il Comune negli anni passati non aveva versato tre Milioni di Euro delle quote IMU spettanti al Ministero. Pura follia! Un Comune in totale disastro! Ed ancora dovremmo subire l’affronto di politicanti e funzionari che, spavaldamente, giudicano e sputano sentenze? Analfabeti! Quello che è avvenuto dal 17 dicembre 2014 in poi ha tanti risvolti penali, ben noti. Una tragedia, anche personale.
Tutto sarà riportata all’attenzione dei Cittadini nelle pubbliche piazze, e non solo. Nel 2016 il Dissesto non c’era e si doveva evitare. Basta leggere il decreto Alfano del 2015. A parte questo, il dissesto riguarda i cinque anni a scendere dall’ultimo Bilancio approvato (2014). Cioè gli anni 2013, 2012, 2011, 2010 e 2009. Dunque bisogna chiedere ai colleghi del 2012. Allora noi non esistevamo. I tre Milioni di Debiti erano quelli presi dal Ministero. Di questi tre Milioni il Comune doveva pagare il 40%, cioè un Milione e 200 mila euro, e quasi tutti alla Banca. Si faccia sapere ai Cittadini quanto sudore si è versato e quanti Euro ci sono costati questi interminabili 5 anni di lavoro! Anche perché i Cittadini pagano gli stipendi di tutti e per giunta vengono umiliati e disorientati da comunicazioni false e inconcludenti. Negli ultimi Esami di Stato non avreste raggiunto nemmeno la sufficienza.
E ve lo dimostreremo con documenti alla mano.
E disponibili in un Consiglio comunale “aperto”, anche a Funzionari di vostra fiducia. Se tutti, nessuno escluso, volete evitare la chiamata nelle pubbliche piazze."