Si e’ tenuta l'udienza del processo che ha portato al rinvio a giudizio 10 persone a seguito del commissariamento del Comune di Vittoria.
L'ipotesi accusatoria del voto di scambio politico mafioso riguarda l’ex sindaco Giuseppe Nicosia (vicesindaco anche nelle precedenti Giunte Aiello), il fratello ed ex consigliere provinciale Fabio Nicosia, Giombattista Puccio, Venerando Lauretta e Raffaele Di Pietro. Per corruzione elettorale sono stati imputati, oltre a Giuseppe Nicosia e il fratello Fabio Nicosia, Raffaele Giunta, Raffaele Di Pietro e Vincenzo Gallo.
L’ex assessore della giunta Nicosia, Nadia Fiorellini è indagata per falso in atto pubblico, assieme a Fabio Nicosia, Raffaele Giunta e Raffaele Di Pietro. L'altro ex sindaco Giovanni Moscato è stato condannato a 1 anno e 4 mesi per corruzione elettorale. Un'altra ipotesi accusatoria e’ che ci sia stato un accordo tra Nicosia e Moscato per fare convergere voti proprio su Moscato in cambio di contratti di lavoro stabili con la ditta dei rifiuti. Sono stati sentiti due esponenti delle forze dell'ordine che hanno delineato il contesto in cui l’attivita’ di indagine e’ stata avviata, riferendo che a seguito delle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, si e’ potuto evidenziare che le modalita’ con cui vennero condotte le tornate elettorali del 2006 e del 2011 che portarono alla elezione del sindaco Giuseppe Nicosia erano le stesse messe in atto nel 2016, e non erano limpide.
Come le Regionali del 2015 che videro tra i candidati a sostegno del presidente della Regione Rosario Crocetta, anche Fabio Nicosia, fratello del sindaco Giuseppe Nicosia.
La prossima udienza il 12 marzo prossimo, per sentire altri due collaboratori di giustizia.