E’ stato assolto in appello il chirurgo Ignazio Massimo Civello, già primario del reparto di Chirurgia dell’ospedale Civile di Ragusa. Civello, difeso dagli avvocati Michele Sbezzi e Carmelo Grasso, si era appellato alla sentenza di primo grado, dell’ottobre 2016, che l’aveva condannato a sette anni e sei mesi di reclusione. Civello era accusato di “numerosi casi di concussione ai danni di altrettanti pazienti, indotti dal primario a richiedere le sue prestazioni a pagamento con la falsa prospettazione, in caso contrario, di lunghissime liste d’attesa dando la priorità a quei pazienti che erano transitati nello studio privato del medico”. Non solo, Civello era accusato di aver "asportato organi sani per lucro". A distanza di dieci anni, oggi, è stato assolto in appello, con formula piena, dai reati di concussione, falso e lesioni gravissime. Lui, che in passato fece anche parte dell'équipe chirurgica che operò Papa Giovanni Paolo Secondo, lo definisce "un calvario lungo dieci anni".