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Lettere in Redazione: Ironizziamo sul segno del Leone al tempo del Coronavirus

Riceviamo e pubblichiamo

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Oggi parliamo del segno del Leone e dei personaggi che si sono distinti sotto questo segno.

E' risaputo che chi è sotto questo segno sia una persona carismatica, di compagnia, qualcuno sostiene che abbia qualità e attitudine al comando, ma vi fareste governare da un sognatore?

Mi spiego meglio.

Chiunque conosce D'Artagnan ed Edmond Dantes, il guascone moschettiere e il Conte di Montecristo, ricordiamo che entrambi i personaggi sono frutto della penna di Alexandre Dumas, meno sanno che lo scrittore francese è nato sotto il segno del Leone.

Pare che il romanziere vivesse in un mondo tutto suo, fra i più prolifici della letteratura francese, evadeva in continuazione dalla realtà, si costruiva un universo tutto suo e ci viveva dentro autoconvincendosi che la realtà fosse proprio quella, tanto che acquistò un terreno e vi fece costruire "Il castello di Montecristo" e la prigione "Chateau d'If", probabilmente, nella sua fantasia, vi imprigionava qualcuno e teneva sott'occhio l'abate Faria.

Immaginate cosa sarebbe stato capace di fare Dumas se avesse preso le redini della Francia post-napoleonica?

Sandokan, il Corsaro Nero, Jolanda, mari inesplorati, territori vergini, luoghi futuristici, tutto questo porta un solo nome: Emilio Salgari. Uno scrittore fra i più amati del genere romanzo d'avventura, scriveva e inventava storie su continue cacce ad animali sconosciuti per l'epoca, naufragi, giungle, poli ghiacciati, voli ad alta quota, di tutto e di più. Il Salgari raccontava di essere appena tornato da Calcutta e a breve sarebbe partito per l'Africa, l'anno prima era stato in Papuasia e prima ancora nel selvaggio West; sentiva essenze orientali in tappeti persiani comprati al mercato di Torino, vedeva tigri e orsi in città, collezionava spade giapponesi e si definiva lupo di mare. Una realtà di vita invidiabile e affascinante. Peccato che tutto questo avveniva solo nella sua testa e l'unico viaggio che in realtà fece, fu quello di spostarsi da Verona, sua città natale, a Torino, ove trovò la morte per suicidio, forse proprio perché si rese conto che quello che scriveva nei suoi libri, capolavori assoluti ahimè troppo sottovalutati, avveniva solo nella sua mente di genio delirante. Vi sarebbe piaciuto essere governati da "Capitan" Salgari? La tigre della Malesia? No, un leone vero, ma solo di segno zodiacale.

Tocchiamo adesso un tasto dolente, una grande macchia per la nostra Storia, il tormentato e da alcuni rimpianto, ventennio fascista.

Non sono qui per creare polemiche né per riassumere testi storici che tutti conosciamo. Benito Mussolini, segno zodiacale Leone, appena neanche cento anni fa, sognava di far tornare l'Europa e in primis l'Italia, allo splendore dell'Epoca Romana. Si autodefinì Duce, condottiero in latino, titolo adoperato dalle Repubbliche di Genova e Venezia, da qui il Doge, e rispolverato più volte nella Storia nostrana fino ad essere di nuovo ripreso dal giornalista romagnolo diventato dittatore.

Una lucida follia accompagnava l'idea di Mussolini, come se l'Impero Romano potesse risorgere dalle viscere della Terra dopo quasi duemila anni. Un fantasista professionista che credeva davvero che avrebbe potuto emulare Cesare, Augusto e Traiano e non accettava che i secoli, qualche modifica al Vecchio Continente l'avevano apportata.

Lui era Cesare, era Augusto, era il Duce e guai a chiamarlo diversamente, salutava alla vecchia maniera romana e sappiamo come andò a finire con un sognatore di realtà inesistenti messo a governare.

Giuseppe Conte è nato l'8 agosto a Volturara Appula, indovinate il suo segno zodiacale!

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