Come aiutare le imprese iblee prima che sia troppo tardi. E’ questo il problema che il presidente della commissione Attività produttive all’Ars, l’on. Orazio Ragusa, intende focalizzare allo scopo di fornire le risposte del caso a fronte di una situazione d’emergenza mai verificatasi prima d’ora con queste dimensioni.
“La principale questione – spiega il deputato regionale leghista – ha a che vedere, in questa fase, con la necessità, per moltissimi imprenditori, di assolvere a situazioni debitorie pregresse. Parliamo di titoli in scadenza, anticipi su fatture non onorate, rate varie. Piccole e medie aziende stanno facendo i conti con ripetute campagne di recupero credito da parte di chi di competenza che chiede agli imprenditori di assolvere ai propri impegni. Una situazione che, a fronte dell’attuale situazione di emergenza, rischia di compromettere, e in via definitiva, la situazione. Come commissione Attività produttive dell’Ars non possiamo rimanere inerti di fronte all’annunciata moria di imprese che non riescono a onorare le scadenze, in molti casi perché gli si è azzerata la liquidità. Ecco perché serve una moratoria. Noi dobbiamo salvare gli imprenditori dal rischio di crisi, solo così salviamo l’economia produttiva”. L’on. Ragusa spiega di avere apprezzato il comportamento di alcune banche locali che hanno lanciato timidi segnali di apertura verso la clientela. “Banche locali e consorzi fidi – spiega il presidente – sono i nostri interlocutori privilegiati. A fronte di tutto ciò ci sono alcuni strumenti che la Regione può utilizzare a cominciare dal fondo da 25 milioni destinato ad attivare risorse per 250 milioni di euro grazie al meccanismo dei tranched cover (garanzie di portafoglio) per piccole e medie imprese. Il fondo sostiene l’accesso al credito delle imprese attraverso la modalità della concessione di garanzie con cartolarizzazione sintetica “tranched cover”. L’iniziativa dell’assessorato regionale all’Economia della Regione siciliana guidato da Gaetano Armao attende adesso l’individuazione del gestore del Fondo per diventare operativa. Ma è anche importante definire l’incremento delle risorse per il Fondo centrale di garanzia. Questa misura si affianca alle risorse già destinate al Fondo centrale di garanzia (102 milioni di euro già assegnati mobilitano un miliardo di investimenti per 10.000 imprese): la Giunta regionale ha deciso di incrementare queste risorse di ulteriori 100 milioni che garantiscono l’80% dei finanziamenti bancari per le imprese arrivando così a finanziare 20.000 imprese con oltre 2 miliardi di risorse liquide da immettere sul mercato. C’è poi l’aspetto della moratoria sui mutui delle imprese. L’assessorato all’Economia della Regione siciliana ha siglato un accordo con Abi e rappresentanti delle imprese che prevede la moratoria dei mutui e contratti di finanziamento anche per gli enti regionali Irfis, Finsicilia, Ircac (cooperative) e Crias (artigiani). È stato così recepito ed esteso agli enti creditizi regionali l’accordo tra l’Abi e l’Associazione delle imprese del 6 marzo 2020, che consente la moratoria dei mutui contratti con il sistema bancario prima del 31 gennaio di quest’anno. Con il recepimento dell’accordo, l’impresa che ha in atto rapporti di mutuo di medio e lungo termine, compresi i leasing immobiliari, può richiedere la sospensione o l’allungamento dei mutui contratti con il sistema bancario prima del 31 gennaio. L’accordo consente anche di sospendere le rate mensili, evitando il pagamento della quota capitale per un anno”.
“C’è poi – continua l’on. Ragusa – la Misura straordinaria di liquidità (Msl), approntata da assessorato all’economia e Irfis-Finsicilia. Finanziamenti sino a 100.000 euro per le imprese siciliane per 15 mesi con contributo in conto interessi e spese dal “Fondo Sicilia”, garanzia all’80% dalla “Sezione Speciale Sicilia” del Fondo centrale di garanzia (con operatività ampliata). Immettiamo liquidità per 600 milioni di euro per finanziare a breve 6/8 mila imprese. Questa misura si aggiunge alla moratoria sui mutui, al raddoppio delle risorse sul fondo di garanzia ed ai tranched cover”. L’on. Ragusa, inoltre, aggiunge, tra le iniziative da richiedere, la moratoria dei protesti per assegni ed altri titoli di credito, per far fronte alla drammatica crisi economica. Misura già condivisa dalla commissione Affari finanziari della Conferenza delle Regioni su proposta di emendamento della Regione siciliana al Dl 18/2020. “Chiediamo, anche – sottolinea il deputato regionale – di utilizzare al meglio gli strumenti recentemente approvati dell’Ue, come risposta al coronavirus, che prevedono fino a 500mila euro di sovvenzioni dirette a imprese e aiuti a Pmi”. “Pure la provincia di Ragusa – conclude il presidente della commissione Attività produttive all’Ars – costituita da tantissime piccole e medie aziende, soffre, più di altre probabilmente, la devastante crisi finanziaria. E’ nostro compito velocizzare i tempi di avvio concreto di queste misure e far arrivare quante più risorse nel nostro territorio. Vogliamo creare un tavolo tecnico per mettere assieme gli istituti di credito del territorio e i consorzi fidi. Solo assieme, la commissione Attività produttive con i rappresentanti degli istituti di credito del territorio e dei consorzi fidi, riusciremo a dare risposte. Non abbiamo molto tempo, le aziende sono già in condizioni precarie”.