Preside, sui siti Web c’è un acceso dibattito sul depuratore di Acate e proteste sullo sversamento delle fognature nella strada e mandate direttamente al Fiume Dirillo. Qualcuno allude ad un disinteresse delle Autorità. Ci può dire la sua?
Il Depuratore di Acate è lo specchio della Politica e della Burocrazia siciliane, degne del grande Sciascia. Si ricorda l’incipit del Giorno della Civetta e la famosa domanda del Maresciallo “Chi ha sparato”? E la risposta: “Perché, hanno sparato”? del panellaro, graziato pochi minuti prima dal fucile a canne mozze. In queste battute c’è in estrema sintesi la nostra Sicilia. Che amarezza! Il depuratore di Acate, trovato nel 2013 in “stato comatoso”, è stato il nostro primo impegno. Da anni gran parte delle fogne, grazie ad una saracinesca ben nascosta, veniva dirottata direttamente al “corpo recettore”, cioè al Fiume Dirillo. E nessuno sapeva o faceva finta di non sapere. Anche Autorità di primo piano si sono accorti, dopo tanti anni, di tale atto delittuoso e del “Corpo recettore” inquinato. Quando nel febbraio del 2014 sono iniziati i lavori di messa a regime del Depuratore, da tanto tempo “in stato comatoso”, è iniziato il nostro Calvario, fino al sequestro, con i lavori in corso (luglio 2014).
E il sottoscritto, insieme al Dirigente dell’Ufficio tecnico, mandato alla sbarra in Tribunale. Ovviamente con la gioia del Grillini e dei Pupari, che già da allora elaboravano “la strategia del pugnale”. Nulla facenti, senza arte né parte, andavano alla ricerca di visibilità, insieme a coloro che avevano saccheggiato il Comune e creato una montagna di debiti, fino alla dichiarazione di Bancarotta, subito occultata, (Correva l’anno del Signore 2012) con la complicità anche di tutto il Consiglio comunale. Nessuno ha pagato. Nella totale indifferenza delle Autorità. Milioni di Euro di Mutui, senza copertura finanziaria, per Opere inutili: uno per tutti, la Villa Margherita. Un “tumminu” (circa 1900 Mq) di terra nel 2008 ha avuto l’onore di un Mutuo di un 1.300.000. Allucinante! O abbagliante? E’ tutto oro che luccica! Intanto per anni si arrecava un danno irrimediabile all’Ambiente, alla Salute dei cittadini, al Fiume e a tutti gli animali e piante che in esso vivevano.
Noi, data la gravità della situazione, abbiamo scelto la via più giusta, quella Europea. Con immani sacrifici, anche perché non c’era disponibilità di qualche Euro, ha visto la luce un Progetto di Rifacimento totale, un “Gioello”, con la collaborazione, sempre preziosa, di Funzionari regionali. Bruxelles ha apprezzato il nostro indomabile impegno ed ha premiato la nostra fatica, concedendoci un Milione di Euro. Abbiamo lasciato nell’aprile-maggio del 2018 nei cassetti del Comune di Acate il progetto e il Milione di Euro. Bisogna fare solamente una Conferenza di Servizio e la gara d’appalto. Un compitino di 5^ elementare. Che fine hanno fatto? Il Sindaco e gli Assessori hanno letto le carte? Che fine ha fatto il Milione di Euro?
Tutto tace!
Intanto rivoli di fogne a cielo aperto scorrono lungo la strada fino al Fiume Dirillo, il famoso “corpo recettore”, nella indifferenza di tutti. E l’Eco malinconica del grido disperato di tanti cittadini langue nelle desolate e inquinate campagne. Amministratori e improvvisati politicanti, novelli profeti dell’Ambiente, preferiscono andare al mare per guardare la piena del Fiume Dirillo e i tronchi abbandonati nella spiaggia. Fa più notizia. E c’è meno puzza.