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Mancato rispetto dei Diritti dei Lavoratori. I Sindacati invocano il ripristino delle trattative

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Le organizzazioni sindacali di CGIL, CISL FP e UIL FPL, tornano sulle problematiche del personale dipendente e in una nota congiunta, lamentano il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori rappresentati che interessano la sfera economica oltre che lavorativa degli stessi.

Tra gli argomenti contestati, il ritardo e la mancata costituzione del Fondo Efficienza Servizi (FES), che si ripercuote negativamente sul personale dipendente in ordine alla regolare erogazione delle retribuzioni accessorie: turnazioni e reperibilità, delegate ai Dirigenti che se ne assumono quindi, anche l’ onere economico purtroppo non remunerabile perché privi di copertura finanziaria del Fondo.

La tensione rimane alta cosi come l’impegno stesso delle principali sigle sindacali, perché i diritti dei lavoratori vengano rispettati, le aspettative attese e soprattutto sul buon esito delle trattative riguardante la ripartizione del FES; le stesse auspicano che la futura costituzione del F.E.S. risulti aderente alle reali esigenze dei servizi ed al reperimento delle necessarie risorse economiche attte a garantire gli emolumenti.

“Purtroppo – dichiarano gli esponenti sindacali - stessa sorte subisce il Fondo per lo straordinario di cui all’art.14 C.C.N.L. 01/04/1999, saremmo interessati a conoscere le motivazioni per cui non è ancora stato costituito il Fondo per lo straordinario e operata la distribuzione ai settori, appare strano oltre che impossibile, che per quasi tre mesi non si è presentata la necessità di ricorrere allo straordinario, risulta evidente che in questo caso si tratti di un’inspiegabile stato d’inerzia”. 

Sul tavolo delle trattative, anche il tema della mancata erogazione dei buoni pasto dei mesi di gennaio e Febbraio e ciò in conseguenza alla mancata adozione degli atti di finanziamento dell’istituto del buono sostitutivo mensa e all’ istituto della mobilità interna, che ha portato disfunzioni e pesanti lamentele di alcuni Dirigenti che pur di mantenere un eccellente standard di servizi, sono stati costretti a rimodulare l’attività organizzativa interna.

Altra situazione “scottante” e che desta apprensione, riguarda la sicurezza nei luoghi di lavoro, che registra ritardi sul rispetto delle indicazioni contenute nell’ultimo documento di valutazione  rischi, e che potrebbe portare a potenziali rischi alla salute e all’incolumità degli operatori.

Nella nota si legge ancora che: “intendiamo reiterare alla precedente richiesta Prot. 37175 del 03/10/2016, con la quale erano state evidenziate difficoltà nella comunicazione telefonica e trasmissione  dati, tale criticità sebbene in modo attenuato persiste e costringe il personale dipendente a far ricorso alle utenze personali per le comunicazioni tra gli uffici e verso l’esterno, mentre per i collegamenti internet si opera ancora in condizioni non del tutto ottimali”

 

 

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