Recita un vecchio ed oramai consolidato adagio che il Premio Ragusani nel Mondo porta bene. E’ il caso ultimo del vittoriese Giuseppe Di Falco, medico chirurgo e stimato oncologo, che con recentissima delibera della Regione Veneto è stato nominato responsabile della Banca degli Occhi, primaria Fondazione in campo Europeo. Nel 2011 ha già fondato presso l’Ospedale di Treviso la Banca dei Tessuti umani , successivamente trasformata in fondazione,la principale in Italia e la terza in Europa per quantità di tessuti distribuiti a scopo terapeutico. Dispone di un’organizzazione che prevede equipes di prelevatori che nelle 24 ore si recano nei vari ospedale del Nord Italia per il prelievo dei tessuti da cadavere, con prestigiosi riconoscimenti scientifici in campo internazionale. La nuova nomina consentirà di creare delle importanti sinergie fra i due Istituti, ponendola all’avanguardia in campo europeo. Originario di Vittoria, Giuseppe Di Falco, dal 1975 ha prestato ininterrottamente servizio presso l’Ospedale Regionale di Treviso, dove dal 1991 al 2014 ha rivestito il ruolo di Primario Chirurgo e Direttore del Dipartimento di Chirurgia. Nella sua carriera di chirurgo si è interessato prevalentemente di chirurgia oncologica e dei trapianti, conseguendo numerosi riconoscimenti scientifici di respiro internazionale. Autore di oltre 150 pubblicazioni scientifiche, e di alcuni volumi sui trapianti in lingua inglese, tradotti in tutto il mondo. Riconosciuto esperto del prelievo e del trapianto d’organi ,è stato un pioniere in Italia della chirurgia esofagea ed ha portato avanti sin dai primi anni ’90 la chirurgia miniinvasiva e robotica. All’attività chirurgica ha abbinato quella di professore a contratto, di Esperto del Consiglio Superiore di Sanità, oltre ad essere socio e membro direttivo di numerose società scientifiche italiane in campo chirurgico e trapiantologico. Dopo il nuovo prestigioso incarico, l’illustre conterraneo coltiva un sogno, di aprire alla Sua Regione una vetrina preferenziale per il ricorso da parte dei pazienti siciliani alle Banche da lui rappresentate, una sorta di succursale privilegiata. Finora gli appelli alle Autorità Regionali sono rimasti senza ascolto. Sapranno elevare il grado di attenzione? Ai posteri...