Si è tenuta presso la sala Mazzone la conferenza programmatica dal titolo “ bullismo, che fare “ che ha affrontato il delicato tema del bullismo e del cyber bullismo e che ha ridato luce ad un tema poco valorizzato e conosciuto ma altrettanto attuale e spinoso.
Al tavolo di presidenza, il dott. Giuseppe Raffa, promotore dell’ evento, pedagogista dell’ ASP, il Prof. Morando, neuropsichiatra infantile, la prof.ssa Galesi ed il prof. Luca Bernardo, che gestisce il centro disagi adolescenziale e l’ ambulatorio antibullismo di Milano e tra le voci più autorevoli del settore.
Tantissimi i partecipanti, dagli insegnanti, agli operatori del settore educativo ,molte le famiglie ma soprattutto tanti i giovani presenti segno di un crescente interesse verso la problematica.
Ha aperto i lavori il sindaco di Vittoria, Avv. Moscato che ha portato i saluti delle istituzioni plaudendo all’ iniziativa ed alla necessità di una maggiore sensibilizzazione come comunità civile.
Dopo un breve intervento del Dott. Raffa, organizzatore e promotore dell’ evento che ha chiarito i termini dell’argomento e la finalità del convegno, ha ceduto la parola ai vari relatori che si sono soffermati successivamente sul fenomeno, sulle sue cause e concause, descrivendone gli effetti deleteri non solo da un punto di vista psicologico ma soprattutto sociale ed umano e che coinvolge più soggetti: i bulli, le vittime le famiglie, gli amici, la scuola e che sta assumendo sempre più connotazioni sociologiche importanti che coinvolge ragazzi e ragazze ( 1 su 6 è donna ) in un meccanismo vizioso che degenera spesso in atti di criminalità e dove la frontiera reale è diventata la rete ( cyber bullismo appunto)
“ il bullismo – dichiara il Prof Bernardo – è da considerarsi una emergenza/urgenza che contempla più aspetti: c’è un bullismo scolastico, il cyber bullismo, quello sessuale ed omofobico, quello tra fratelli o tra colleghi di lavoro, in ogni situazione il bullo diventa vittima di se stesso quasi in un processo involutivo e disumanizzante”
Si registrano ancora troppe vittime suicide per atti di bullismo e cyber bullismo: per tutti la soluzione è quello di entrare in rete, di far rete con tutte le agenzie educative e non: scuola famiglia, associazioni, forze dell’ ordine, ospedali, istituzioni.
ma “occorre fare di più, afferma la prof. Galesi, attraverso una nuova alfabetizzazione culturale e di interpretazione dei segnali di disagi che vengono dai nostri ragazzi, elaborando nuove strategie di intervento che alimentino l’ autostima, stipulando una alleanza educativa e sinergica con le altre agenzie”
La conferenza è poi continuata con gli interventi dell’ assemblea e con il dibattito.
Noi di Vittoriadaily l'abbiamo seguita per voi