“Il lutto sta per finire, ma occorre che ciascuno faccia la sua parte. Bisogna interrogarsi e mettersi in gioco, perché la risposta ai bisogni della città non può essere il “tacere”. Io ci sto, come sempre!”
Esordisce così Don Beniamino Sacco introducendo la Conferenza organizzata ieri pomeriggio dalla Fondazione Il Buon Samaritano, di cui lo stesso è Presidente, tenutasi presso la sala delle Capriate al complesso delle Grazie.
Un percorso culturale, lo aveva definito Don Sacco, volto a risvegliare le coscienze sopite, con l’unico obbiettivo di dare delle risposte al territorio, alla città, ai suoi tanti bisogni, per interrogarsi e trovare delle risposte comuni, per far circolare le idee, perche – dice Don Beniamino – sono “le idee che animano e muovono il mondo”.
La sala delle Capriate strapiena ha dimostrato, ancora una volta, la sensibilità del popolo vittoriese a questi argomenti, la voglia di reagire e rialzarsi, come in passato, e di dare risposte ai grandi interrogativi che attanagliano la città da anni.
Parla apertamente Don Beniamino, con la schiettezza e la passione di sempre, con l’ entusiasmo che lo contraddistingue e lo anima. “ Mi sento vittoriese – afferma – amo questa città nella quale ho vissuto gran parte della mia vita e dove ho svolto quasi tutto il mio sacerdozio”.
Relatore del tema: “La città, i valori. Le persone, le idee”, il magistrato vittoriese Bruno Giordano, che con chiarezza è riuscito a scattare una istantanea della situazione sociale politica, economica della città, dei suoi problemi e delle sue criticità.
Una fotografia reale non solo sulla crisi politico - amministrativa, ma anche e soprattutto culturale, non alterata o falsata da “filtri”, di cui il magistrato ha ridisegnato i nitidi contorni, insistendo – in accordo con Don Beniamino – sulla necessità di un percorso mirato alla riflessione comune che stimoli ed incentivi e l’azione.
“Vittoria – commenta il Magistrato – è un centro operoso che potrebbe trasformare le propria potenzialità in ricchezza culturale, in innovazione tecnologica, urbanistica e turistica. Occorre intraprendere la strada di un nuovo percorso economico virtuoso, di una politica economica rinnovata, che le consentirebbe di non perdere l’occasione di un importante ruolo internazionale, di diventare città ponte versi i Paesi del bacino mediterraneo, grazie anche alla sua favorita posizione geografica”.
Una analisi lucida, a tratti impietosa, ma sincera.
Un percorso che non può non tenere conto delle idee, delle persone, dai giovani – costretti ad una “emigrazione forzata”, del ceto medio e professionale, scomparso del tutto dalla vita sociale, culturale, politica e amministrativa.
“Le idee – continua il Dott. Giordano – hanno bisogno di essere veicolate, trasportate, condivise. Sono il sale dell’innovazione, del cambiamento; esse generano cultura economica e sociale”.
Sul tema dei valori, il Magistrato non ha dubbi: secondo l’analisi proposta da Giordano, a Vittoria si è smarrito il senso della solidarietà, del valore dell’ accoglienza, della generosità, che non lascia spazio alla collaborazione, a vantaggio di uno sfrenato personalismo che ha come conseguenza la chiusura ad ogni forma di condivisione e di progetto comune.
L’incontro segna la prima tappa di un percorso programmato e programmatico, per dare vita, dice Don Sacco, “ad una cordata, senza fini di parte e personali, ma unicamente progettata per il bene comune, perché da questi incontri ci si possa scambiare pensieri ed idee, per un sano confronto, frutto della libertà personale di ciascuno”.
La Conferenza è stata trasmessa in diretta su Radio Radicale. All’ incontro non era purtroppo presente la dott.ssa Giovanna Reanda, assente oer motivi di salute.
Gli incontri proseguiranno a febbraio, con nuovi temi e nuovi relatori.