E’ la mostra con cui Scicli saluterà il 2016 aprendosi alle future prospettive che il nuovo anno porterà e che per la città stessa segnano una svolta. “Ilde. Dal bianco”, la monografica di Ilde Barone, continua a sorprendere i visitatori della galleria Quam dove è allestita la mostra della giovane artista siciliana sempre più apprezzata.
La mostra, inaugurata lo scorso 17 dicembre, con presentazione critica in catalogo di Vittorio Sgarbi, ha già riscosso grandi apprezzamenti di pubblico e critica come testimonia il “quasi tutto venduto” riscontrato nelle prime giornate.
Ilde Barone ha tra l’altro firmato in questi giorni una nuova tiratura di grafica, dal titolo “Dal bianco”, edita da Tecnica Mista e realizzata proprio in occasione della mostra. Venti di queste copie sono state pastellate a mano dall’artista, destinate dunque ai fortunati che le acquisteranno durante il periodo della mostra.
Alle Quam è un percorso di cinquanta opere, realizzate negli ultimi due anni, ad accompagnare i visitatori in quattro diverse fasi: quella dei soggetti femminili illuminati da una luce intensa intitolata appunto “Dal bianco”, quella dei nudi, due dei quali sono tele di quasi due metri di altezza, quella in cui la pittura bianca colpisce i frammenti di figura ed infine quella dedicata agli studi su carta dell’artista che precedono la realizzazione vera e propria delle opere e che permettono al pubblico di addentrarsi ancora con più incisività nel lavoro, e se possibile anche nella fantasia, dell’artista.
La materia, la figura umana e il colore diventano oggetto di una ricerca pittorica precisa e attenta che ha caratterizzato l’intera carriera artistica di Ilde Barone, a cui si aggiunge una particolare analisi per la luce, che ne emerge quasi intrappolata in cristalli brillanti, vibranti di vita propria. Un lavoro intenso, che parte da un’intima immersione, come scrive Vittorio Sgarbi nella presentazione critica e come emerge dai testi di Antonio Sarnari, Andrea Guastella, Paolo Nifosì, contenuti nel catalogo disponibile in galleria.