Un trionfo di allegria e divertimento. Una celebrazione dell’abilità e bravura di decine di artisti di strada che in quattro giorni hanno regalato ben novantasette spettacoli. Una vera e propria festa per la città con migliaia di presenze accorse da tutte Italia. E’ la 22esima edizione di Ibla Buskers, il festival più importante e storico del Sud Italia, organizzato dall’associazione Edrisi con il patrocinio del Comune di Ragusa, che si è riconfermata essere un appuntamento di grande eccellenza con l’arte di strada. Domenica la serata conclusiva di una lunga e sempre affascinante e dispensatrice di sorprese, quattro giorni, trascorsa tra giochi, acrobazie, straordinari numeri circensi, comicità e tanto altro.
Ben 96 gli spettacoli realizzati durante il festival, solo l’ultimo, il gala dei saluti, è saltato a causa dell’improvvisa pioggia. Si è registrato un boom di presenze per un’edizione che ha ampiamente superato le aspettative, attirando turisti da ogni dove con le strutture ricettive di Ragusa superiore e del quartiere barocco al completo e i ristoranti e i locali commerciali strapieni. In tantissimi, battezzati l’ormai fedelissimo “popolo dei Buskers”, hanno seguito da giovedì, giorno di apertura, fino a domenica, le varie esibizioni degli artisti, godendo dell’intramontabile fascino di Ragusa Ibla e usufruendo della comodità dei bus navetta che da Ragusa hanno permesso a tutti di raggiungere a ritmo costante i luoghi degli spettacoli. Un’offerta come sempre variegata, secondo un modus operandi ormai consolidato che abbina agli spettacoli “tradizionali” dell’arte di strada nuove forme di spettacolo d’avanguardia.
Tra gli appuntamenti, da segnalare sicuramente “Flash”, il primo spettacolo prodotto dall’associazione Edrisi e creato quasi sul momento dagli artisti coinvolti, a testimonianza della bravura e grande capacità di integrarsi artisticamente fra loro, frutto sicuramente di una lunga esperienza di esibizioni sulle strade di tutto il mondo. Riflettori accesi, come sempre, su scenari particolari, densi di fascino e di storia, come lo sono le piazze, i vicoli, le chiese e gli angoli di Ragusa Ibla che si sono trasformati in palcoscenici naturali per accogliere le varie esibizioni e soprattutto la miriade di spettatori. Piazza Duomo, piazza Odierna, piazza Chiaramonte, piazza Pola, Cava Velardo, la Discesa Mocarda, la Discesa San Leonardo e tanti altri angoli carichi di fascino in cui il divertimento è divenuto il tramite per la riscoperta delle bellezze naturalistiche, paesaggistiche, artistiche e architettoniche del nostro territorio, come è nello spirito della manifestazione che ogni anno si impegna nella ricerca di scorci dimenticati.
Quest’anno grande novità è stata la bellissima Filanda Donnafugata, antico opificio della zona che ha ospitato alcuni spettacoli in programma: la sua ciminiera, divenuta ormai il simbolo, e le parti che ne restano hanno incantato i visitatori e soprattutto fatto scoprire ai ragusani, ma anche ai turisti, una realtà della città che quasi nessuno ricordava o conosceva bene, riconsegnandola alla memoria collettiva. Ma le novità dell’edizione 2016 non sono finite qua: un successo anche per “Buskers by the sea” a Marina di Ragusa, iniziativa realizzata nei pomeriggi di sabato e domenica in collaborazione con l’associazione di imprese turistiche “Sicilia costa iblea” e i commercianti della zona. Partecipazione anche per “Ibla Bazar”, l’area dedicata allo street market allestita in piazza Hodierna ad Ibla, e alto gradimento per le degustazioni di prodotti enogastronomici con “Tasta ‘u vinu” sulla terrazza di Piazza Repubblica, da cui in tanti si sono poi spostati a Palazzo Cosentini per ammirare la mostra dei dipinti originali dell’illustratrice Giovanna Alberini, che nei ventidue anni sono stati alla base del manifesto ufficiale del festival.
“Siamo molto soddisfatti - commenta Francesco Pinna presidente dell’associazione Edrisi che insieme ad Antonio La Cognata e alla direzione artistica di Salvo Fraska promuove Ibla Buskers - Come ogni anno abbiamo ricevuto un caloroso sostegno da parte del pubblico che ci ha seguito numerosissimo e che è arrivato a Ragusa da ogni parte d’Italia, segno che il festival si è ormai affermato come strumento di promozione turistica del territorio. Da qui anche la necessità di poter contare, per il futuro, su interlocuzioni più dirette che possano prevedere diversi livello di coinvolgimento. Non ci resta che dare appuntamento alla prossima edizione con un programma sempre più ricco e interessante, ringraziando nel contempo le forze dell’ordine, la protezione civile, tutti gli artisti e soprattutto la grande squadra dei volontari che infinito impegno ha fatto in modo di rendere perfetta anche questa edizione”. A carico della manifestazione il recupero di una “fiuredda”, un’antica edicola votiva raffigurante la Madonna del Rosario, restaurata in presa diretta dall’esperta Susanna Stampanoni. Il festival ha goduto del supporto di Banca Agricola Popolare di Ragusa, Despar, Andrea Licitra e altri sponsor privati.
foto Federica Vero