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Il Teatro Fisico di Marco Di Stefano e Tanya Khabarova conquista Macerata

Teatro Lauro Rossi in fermento per il Festival Cosi vicino cosi lontano

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Marco Di Stefano e Tanya Khabarova al Teatro Lauro Rossi di Macerata, provano incessatamente con gli "attori" ospiti gratuiti del progetto artistico che vedrà un Festival Cosi vicino cosi lontano partecipato ed arricchito dalla presenza di gente "comune" che ha dentro tanta voglia di confrontarsi con l'Arte.

Il Teatro Fisico

Il teatro ha sempre assunto, specialmente quello contemporaneo, connotazioni surrealiste e proprio il surrealismo ha sconvolto la contemporaneità del teatro assumendo sfumature suggestive, al contempo forti di emozioni indescrivibili e misteriose. Uno degli aspetti surreali del teatro contemporaneo è la personificazione del teatro fisico vale a dire l’immersione in una realtà mistificatrice di presenze che si fondono con il fascino teatrale. Un’essenza teatrale in più per coinvolgere l’altro nella trasmissione dei valori concreti dell’essenza umana che rappresenta, appunto, il teatro attraverso la straordinaria espressione del corpo. E’ un teatro fuori dagli schemi dove gli attori vivono sogni semplici e li trasportano nella realtà attraverso la personificazione dove le azioni degli attori stessi si riflettono come il riflesso su di uno specchio. E lì scene esilaranti che si frappongono trasmettendo scene e sensazioni nella suspence perché il teatro non esiste ma diventa pura invenzione dipendente dal punto di vista poiché qualsiasi cosa può essere teatro. Lo scopo, dunque, è stimolare l’attenzione creando qualcosa di inaspettato con la volontà di far percepire e far vivere un fenomeno sulla scena. Ma il corpo come si muove? Attraverso la danza, base del teatro fisico. Danza non solamente del corpo ma anche degli oggetti che si fondono di fisicità assorbendone l’essenza. La danza si fonde con le luce e nello spazio, nel suo continuo fluire verso il cambiamento di immagini e di effetti. E il fulcro di tutto cos’è? L’improvvisazione. L’unica performance a fare da protagonista in un percorso che mira ad individuare nella relazione tra interno ed esterno gli elementi per sviluppare la presenza e l’azione stessa. Ed è sempre l’improvvisazione, attraverso l’osservazione e l’analisi dei movimenti nel mondo circostante a trasmettere la trasposizione fisica e la sua traduzione in quello che rappresenta l’atto teatrale. Un rapporto stretto tra movimento, gestualità, processi psicologici, il tutto adattandosi e fondersi ai vari stili teatrali.

Uno spettacolo scritto, diretto ed interpretato dai cittadini. Appuntamento domenica 13 dicembre, alle 21, al teatro Lauro Rossi. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

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