Energia espressiva che trova nella tecnica e nell’arte dell’incisione il “medium” con cui esprimerla. La si coglie a piene mani nella mostra-evento “Dietro il segno” che nel fine settimana si è inaugurata a Ragusa, nello storico Palazzo Zacco, monumento patrimonio dell’Umanità. Per la prima volta in Sicilia l’associazione nazionale “Incisori Contemporanei”, che riunisce alcuni artisti incisori italiani, assieme al critico Andrea Guastella, ha selezionato alcuni dei suoi migliori componenti per un focus che è innanzitutto strumento di ricerca ed indagine proprio sull’incisione. Sedici artisti che presentano due opere a testa mettendo in luce le tecniche che ciascuno ha utilizzato, da quelle più usuali come l’acquaforte, l’acquatinta, la puntasecca, il bulino, fino a soluzioni in cui vengono usate tecniche e materiali che sono oggetto di continui studi e sperimentazioni. Si va così da opere dal sapore prettamente figurativo ad altre decisamente astratte, dove tecniche e stili si mescolano. Lo ha sottolineato Antonio Luciano Rossetto, presidente dell’associazione nazionale “Incisori Contemporanei” annunciando tra l’altro che la mostra di Ragusa, dopo la sua conclusione in programma il prossimo 28 novembre, diventerà itinerante. La prossima tappa sarà Villa Benzi Zecchini di Treviso con l’obiettivo di favorire uno scambio di relazioni e conoscenze. Queste opere così particolari nascono nei laboratori di incisioni, tra torchi, matrici e inchiostri. Molteplici stratificazioni di segni, colori e tecniche varie in una sperimentazione continua da parte di chi ha l’emergenza di comunicare e rappresentare la sua poetica con questa tecnica particolare. La mostra di Ragusa, curata dall’artista Sandro Bracchitta e dal critico Andrea Guastella, vede in totale sedici tra i più bravi incisori italiani. Sono Debora Antonello, Tiziano Bellomi, Gianna Bentivenga, Sandro Bracchitta, Paolo Ciampini, Graziella Da Gioz, Elisabetta Diamanti, Giancarla Frare, Vincenzo Gatti, Francesco Geronazzo, Mario Guadagnino, Erico Kito, Stefano Luciano, Bonizza Modolo, Elena Monaco e Antonino Triolo. Con i loro lavori, come ha spiegato in presentazione il critico Andrea Guastella, uniscono il disegno all’incisione, un viaggio attraverso i solchi che ripercorrono la strada della nascita di queste arti. Con questa mostra-evento, Palazzo Zacco si riconferma un luogo entrato ormai a pieno titolo a far parte del circuito dell’arte, non più sala comunale ma meta di eventi strutturati e di respiro nazionale. “Dietro il segno” gode del patrocinio del Comune di Ragusa e del contributo della Banca Agricola Popolare di Ragusa. E’ disponibile il catalogo in edizione limitata, realizzato da Aurea Phoenix Edizioni con i testi critici di Andrea Guastella e Gianfranco Schialvino e con, in appendice, la descrizione dettagliata delle varie tecniche dell’incisione. La mostra potrà essere fruita fino al 28 novembre (orari di apertura: dal lunedì al venerdì 9.00 > 13.00 / martedì e giovedì 9.00 > 13.00 e 15.00 > 17.00).