«La criminalità agisce ad ampio spettro: droga, caporalato, oltre al fenomeno degli sbarchi. Della criminalità organizzata si occupa naturalmente la Dia di Catania, ma darò il mio contributo tramite la mia esperienza. La mafia e’ tornata a lavorare sottobanco e l’aggressione dei patrimoni, e’ una delle strada percorse per la lotta alla criminalità».
Così ha esordito il 53enne Messinese Fabio D’Anna classe ’64, nuovo Procuratore della Repubblica di Ragusa, quasi un “manifesto”, un proclama di ciò che sarà il suo mandato nello svolgimento delle sue funzioni.
Si è insediato questa mattina durante una cerimonia tenutasi al Palazzo di Giustizia davanti al collegio composto dal Dott. Salvatore Barracca, presidente delle sezioni Civile e dal Dott. Vincenzo Panebianco, presidente della sezione penale ed al Dott. Claudio Maggioni.
La lunga carriera del Magistrato, inizia a Palmi in Calabria per poi attraversare lo stretto, direzione la sua Messina, dove stazione per ben 17 anni; a seguire la Procura di Caltanissetta quale Sostituto ed infine Ragusa .
Molte le personalità presenti oggi ad accoglierlo - tra cui il prefetto Maria Carmela Librizzi - oltre ai saluti di benvenuto ufficiali da parte delle autorità presenti e in particolare dal Presidente della Camera penale degli Iblei, Dott. Michele Sbezzi, del vicepresidente dell’Ordine degli avvocati, Dott.ssa Emanuela Tumino e dal facente funzioni, Dott. Marco Rota, che ha rettola procura dal marzo scorso.
(foto: tratta dal web)