Con i buskers alla riscoperta dei quartieri antichi di Sud-Ovest di Ragusa Ibla, da quello arabo al ghetto ebraico. Una nuova scintilla creativa, legata alla riscoperta di quartieri dimenticati, animerà l’edizione 2015 di “Ibla Buskers”. Dall’8 al 11 ottobre prossimi la festa interesserà oltre alle tradizionali location del quartiere barocco, anche altre zone periferiche ricche di storia e di pari bellezza nonostante siano semi abbandonate da tempo. Teatri di pietra di cui la città dovrà riappropriarsi. La XXI edizione di “Ibla Buskers” si allargherà infatti ai quartieri del Sud-Ovest, il quartiere “San Paolo”, un vero e proprio teatro di pietra che evocherà quella magia nascosta che solo un palcoscenico naturale può regalare.
Per avere un’idea dei luoghi che gli artisti andranno ad animare, e con essi anche i turisti e i cittadini andranno a scoprire, basta fare alcuni nomi, dall’antico quartiere ebraico “Cartellone” al “Raffo”, sito in cui gli arabi durante la loro dominazione decisero di abitare, o ancora “Cava Velardo”, antica cava di pietra alla “Mocarda” in cui il dedalo di caratteristiche viuzze è in stretto rapporto con la fiumara.
Luoghi sconosciuti, a volte agli stessi autoctoni, se non nella memoria dei nostri nonni. Saranno i suoni delle trombe e delle grancasse, le performances dei mangiafuoco e le intriganti proposte circensi della sempre più numerosa carovana internazionale degli artisti di strada a trascinare anche in questi piccoli cammei nascosti le migliaia di spettatori, tra cui molti giovani, ma anche famiglie e turisti, in una riscoperta dei luoghi. Un’attrazione in più per la già splendida Ibla per questa festa “meticcia dal cuore siciliano”, noto slogan che incarna in pieno l’anima della manifestazione.
Lo sviluppo e l’interesse turistico che fino ad oggi ha interessato solo l’isola pedonale di corso XXV Aprile, di piazza Chiaramonte, via del Mercato e qualche angolo limitrofo, potrà allargarsi ed andare oltre, anche verso realtà nascoste, aree in cui risiede una forza evocativa, un’energia ammaliante, ancora oggi compressa. Proprio questi angoli dimenticati potranno rappresentare a pieno titolo la vera risorsa nascosta del territorio dando vita col tempo ad uno sviluppo turistico duraturo e di qualità. La visibilità di Ibla a 360 gradi, quindi, non per ristrutturazioni varie o decori monumentali di antico splendore barocco ma per la semplicità e la naturalezza dei luoghi, quelli che dall’8 all’11 ottobre prossimi risalteranno agli occhi di tutti i partecipanti al festival, regalando non solo fascino ma chiedendo attenzione. Intanto è stato completato il cast artistico che presto sarà resto noto sui canali social e sul sito internet www.iblabuskers.it. “Ibla Buskers” gode del patrocinio del Comune di Ragusa – Assessorato alla Cultura e di sponsor privati.