Ciao Giuseppe e benvenuto su Vittoriadaily!
Chi sono i Sotterranei?
I Sotterranei nascono a Pachino nel 1996, quando insieme a Marco Sigari ho iniziato a comporre i primi brani, avendo come lui la passione per lo stesso genere musicale , il rap, che proponevamo nei pub e nelle serate. Fu così che fummo contattati dalla più importante radio della nostra città, Radio Giovani Stereo, che collaborava con una associazione cattolica Mondo Giovani impegnata per i giovani con disagi sociali. Ci hanno proposto, a me e a Marco, di realizzare una sigla per un programma radiofonico chiamato i Sotterranei, ovviamente abbiamo accettato entusiasti ed è stato un successo, una bomba spettacolare.
La tua originaria fonte di inspirazione hai detto è stata il rap che ascoltavi alla radio e che ha conquistato la tua vena di cantautore...
Sì è vero, io scrivo, scrivo copiosamente in certi periodi e in altri no. E' la penna che mi chiama e poi chiedo ai miei collaboratori di arrangiare dei ritornelli che appunto si intonano con il mio testo.
La tua professione di rapper e la tua vita privata, ossia la tua famiglia e i tuoi pezzi. Pensiamo abbiano qualcosa in comune...
Sì, mi sono sposato nel 2002 e fino al 2012 mi sono dedicato esclusivamente a mia moglie che inspira i miei testi, perchè io a differenza dei mie colleghi rapper, non faccio la guerra a qualcuno quando canto, ma parlo sempre d'amore. Io canto e scrivo dell'amore ed è quello che ho fatto con Moon che ho dedicato a mia moglie e con Mondo Magico che ho scritto mentre mia moglie era in dolce attesa della nostra primogenita Vittoria.
Come mai inizialmente hai pensato al nome Trinacria, prima che poi decidessi per i Sotterranei?
La Trinacria perchè pensavo alla mia terra, alla Sicilia e poi infatti con i Sotterranei ho voluto ribadire il concetto del sud, perchè a Pachino o ad Avola dove sono nato siamo nell'oltre sud...
Leggendo gli eventi della tua vita, ci sembra che il destino ha svolto un ruolo non indifferente. Parlaci degli incontri importanti che hanno inciso sulla tua carriera.
Beh, sono stati diversi, il primo in ordine cronologico è stato quello con Baldo Latino, ci siamo conosciuti ad una festa privata alla quale ero stato invitato da un mio amico Fabio Scivoletto. In quella occasione ci siamo scoperti e ho saputo che a lui piaceva comporre melodie, e così la fantastica e frizzante melodia di Baldo si è insinuata tra le mie parole e da allora siamo inseparabili. Non posso non ricordare il fatidico incontro con Marco Piombo al quale sono stato introdotto da un altro mio amico Peppe Nitto. Come sapete Marco Piombo è l'impresario di Gino Paoli, mi ha proposto un contratto discografico con la casa editrice De Vega e De Ferrari, anche se devo dire che trovo gli editori un pò egoisti, mi spiego: ti chiamano perchè il pezzo tira, non si interessano ad altro se non allo scopo commerciale. E' l'incontro con Francesco Mertola che fa la differenza: lui è giornalista e lavora per Mediaset e ci ha intervistato, a me e Baldo, ha parlato di noi a radio Jolly di Torino, a radio Babboleo, e per noi sono stati dei segni molto importanti. Sua figlia Michelle, disegnatrice, a mano libera ha realizzato il retro della copertina del disco con una caricatura. Che emozione...
Raccontaci invece della vostra "prima", del vostro debutto.
Era il 27 dicembre del 2013 a Genova nel mitico Bulldog pub dove a mezzanotte ci siamo esibiti ed è stato fantastico, abbiamo ricevuto tantissimi complimenti e consensi, è andata una bomba. Una serata indimenticabile.
Sappiamo anche che fra tutti i tuoi mitici incontri puoi anche parlarci di Mogol.
Sì, perchè ci siamo iscritti al concorso musicale più importante d'Europa, il Tour Music Fest, abbiamo partecipato agli stage C.E.T di Mogol nel 2014 dove abbiamo ottenuto un buon punteggio, non è stato il massimo ma siamo soddisfatti perchè abbiamo ricevuto i complimenti di Mogol, un grandissimo!