La Polizia di Stato, chiude un’altra “casa a luci rosse” il località Marina di Marza a Pozzallo

redazione
20/05/2016
Comunicati Stampa
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La terza nel 2016, rispetto alle 9 del 2014 e 15 del 2015 chiuse dalla Squadra Mobile. Diffidato il proprietario di casa che ha dichiarato di non essere a conoscenza dell’attività di prostituzione della locataria. I controlli della Polizia di Stato continuano e per ogni segnalazione dei cittadini vi sarà un intervento mirato a ripristinare la legalità. La prostituzione in abitazione sembra essersi spostata verso le frazioni marinare dove vi sono meno controlli. La Polizia di Stato ha chiuso un’altra casa a luci rosse, questa volta in località Marina di Marza a Pozzallo; all’interno della villetta una colombiana regolare sul territorio nazionale e due clienti del siracusano. Uno dei poliziotti in servizio presso la Squadra Mobile aveva ricevuto notizia che in quella villetta, solitamente abitata solo in estate, da qualche settimana vi era un via vai di persone, probabilmente perché all’interno si prostituivano. Gli uomini della Squadra Mobile si mettevano di fronte la casa segnalata e dopo poco notavano l’arrivo di due ragazzi in auto. Uno di questi scendeva e l’altro stava in macchina ad aspettare. Dopo 10 minuti, usciva da casa il ragazzo appena entrato e subito dopo entrava l’altro ma veniva fermato dalla Polizia. I ragazzi ammettevano di aver concordato con la donna di avere dei rapporti sessuali a pagamento, uno di questi consumato e l’altro interrotto per l’intervento dei poliziotti. All’interno dell’appartamento venivano trovati profilattici, un fallo di gomma, video porno ed altri accessori utilizzati per rapporti sessuali. Nel 2015 sono state chiuse ben 15 case, la maggior parte nel comune di Ragusa ma anche in altre zone; proprio questo è il trend che si registra negli ultimi mesi. Grazie all’intervento della Polizia di Stato, uomini e donne che intendono prostituirsi si sono spostati prevalentemente in zone meno frequentate in inverno, come le frazioni balneari. Diversi sono stati i sequestri delle abitazioni adibite dai proprietari o locatari a luoghi dove poter consumare sesso a pagamento, in questo caso il titolare è stato solo diffidato. Ogni intervento permette di confermare il vasto giro d’affari, tutto è connesso alle richieste dei clienti, i prezzi oscillano da 50 a 200 euro, dipende dai “gusti”; più si chiede di osare e più salgono i prezzi La Squadra Mobile, per ordine del Questore di Ragusa Giuseppe Gammino, sta effettuando diverse verifiche su altri immobili segnalati dai cittadini, al fine di permettere a tutti gli abitanti delle zone interessate in provincia di non avere problemi nel vivere quotidiano. “La Polizia di Stato di Ragusa, grazie ai continui controlli connessi alle segnalazioni dei cittadini, sta isolando il fenomeno della prostituzione in casa. Il segno positivo del 2016 è stato confermato, le segnalazioni permettono di arginare il fenomeno ed i cittadini delle zone periferiche sanno che possono contare sull’intervento della Squadra Mobile”.

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