L’assessore alle Politiche sociali, Francesco Cannizzo, chiarisce la questione delle risorse destinate al Piano di zona del Distretto 43. “Qualche giorno fa – dichiara Cannizzo – un funzionario della Regione mi ha detto al telefono che il 19 febbraio è stato effettuato il mandato di pagamento relativo alla prima annualità del Piano di zona. Oggi leggo sui giornali che un altro funzionario regionale conferma la notizia, ma a tutt’oggi il Comune di Vittoria, ente capofila del Distretto 43, non ha ricevuto le somme: probabilmente bisogna solo attendere i tempi burocratici per l’accreditamento. Detto questo, voglio ricordare che i fondi serviranno ad avviare, per quanto riguarda il comune di Vittoria, i seguenti progetti: Orientamento e assistenza al lavoro (€ 46.000) con tutor e 18 borse lavoro; borse lavoro (€ 67.453) con 2 tutor e 11 mesi di attività e con 11 borse lavoro per 10 mesi di attività; educativa territoriale per adolescenti (€ 20.015 per 8 mesi di attività); interventi a favore delle famiglie (€ 20.010 per 8 mesi di attività); Centro diurno per disabili (€ 18.332 per 10 mesi di attività); Casa appartamento per disabili psichici: progetto a livello distrettuale con il comune di Comiso (importo complessivo € 31.000, di cui € 24.000 per il comune di Vittoria ed € 7000 per il comune di Comiso); Servizi in centri di aggregazione per minori (€ 18.159 per 8 mesi di attività); Centro ricreativo ed educativo per la prima infanzia a Scoglitti (€ 21.662 per 8 mesi di attività); Centro affidi: progetto distrettuale con il comune di Comiso (importo complessivo € 17000, di cui € 12000 per il comune di Vittoria ed € 5000 per il comune di Comiso). Sono soddisfatto perché con le risorse in arrivo riusciremo ad avviare servizi che potenzieranno quelli già garantiti, come le borse lavoro, l’assistenza ai minori, i gruppi appartamento per disabilità mentale, il centro affidi. Si tratta dell’ennesimo risultato positivo che garantirà l’ampliamento del ventaglio del welfare. Accanto alla soddisfazione, però, voglio esprimere la mia preoccupazione perché le somme vengono accreditate annualmente e bastano solo a coprire un anno di servizi, con il rischio di interruzioni: ai Comuni si chiede una programmazione triennale sulla base delle esigenze territoriali, ma i fondi vengono erogati non per l’intero triennio ma anno per anno. Questo difetto del sistema, purtroppo, siamo noi a scontarlo come territorio. Colgo l’occasione per ringraziare gli uffici per l’ottimo lavoro svolto e per sottolineare che il Piano di zona è frutto di un’ampia concertazione con tutte le parti sociali”.