Moscato: “Attivare subito la clausola di salvaguardia per i prodotti marocchini e tunisini. L’Europa non può più stare a guardare mentre Vittoria muore”

Andrea Sessa
03/02/2016
Politica
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Il sindaco scelto dal progetto civico #selaamilacambi Giovanni Moscato interviene in merito alla gravissima crisi che sta affrontando l’agricoltura vittoriese e che sta mettendo in ginocchio i produttori e migliaia di famiglie chiedendo, a gran voce, interventi urgenti. “Abbiamo già denunciato le storture della filiera agroalimentare e lo strapotere della grande distribuzione organizzata. I nostri produttori in un contesto di estrema difficoltà si trovano a dover fronteggiare una crisi senza precedenti”. “Chi nel passato ha rivestito ruoli di assessore regionale all’Agricoltura e di sindaco per decenni non ha ottenuto nessun risultato. Adesso è tempo di costruire una politica incisiva per il futuro con un Mercato ortofrutticolo moderno, unito tra le categorie dei commissionari e dei produttori con il centro di condizionamento e con un centro servizi a supporto dei produttori e del Mercato".

“Ma la battaglia deve soprattutto spostarsi in sede di accordi internazionali che devono essere rivisti e Vittoria deve sbattere i pugni sul tavolo per difendere i propri prodotti. Per questa ragione – proprio come ha chiesto anche Confagricoltura con una lettera inviata ai vertici del parlamento europeo –è necessario rivedere gli accordi con il Marocco. Questi ultimi generano affari per decine e decine di milioni di euro. Occorre attivare la clausola di salvaguardia per tutelare i nostri produttori che soffrono la concorrenza di una ortofrutta qualitativamente inferiore e meno controllata esportata da territori ove la manodopera è certamente meno cara, dove i costi di produzione sono più bassi e dove vengono utilizzati prodotti che in Italia sono vietati”. “Purtroppo l’Europa sta proseguendo a penalizzare la nostra terra. Basti pensare all’autorizzazione per incrementare la quota di olio tunisino importato. Servono controlli severi e rigidi sulle quantità di prodotti provenienti dal nord Africa: la denuncia degli esportati spagnoli sul superamento delle quote stabilite per il Marocco è gravissima. Non possiamo accettare una simile concorrenza sleale”. “Le nostre rivendicazioni devono giungere immediatamente al Parlamento Europeo. E’ fondamentale tutelare la nostra terra da accordi capestro che stanno uccidendo la nostra economia e le nostre eccellenze produttive. Non si può più chinare la testa alle decisioni di Bruxelles che ci stanno affamando facendo gli interessi delle lobby economiche piuttosto che dei popoli“. “Inoltre dobbiamo sostenere i produttori nei costi delle materie prime. Come ha denunciato Coldiretti i costi non sono coperti dai guadagni nella vendita dell’ortofrutta, visto il prezzo talmente basso che si è generato in questo periodo.. Abbiamo perso troppo tempo e tante altre realtà locali e nazionali hanno sopravanzato Vittoria: è il momento di chiedere tutele forti in Europa e di programmare il futuro uniti”

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