Gravi condizioni lavorative nei cantieri di igiene ambientale della provincia

26/11/2024
Comunicati Stampa
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Gravi condizioni lavorative nei cantieri di igiene ambientale della provincia
Cgil Ragusa: tutte le amministrazioni locali e le autorità competenti
svolgano fino in fondo le proprie funzioni di controllo e vigilanza

La FP CGIL di Ragusa intende denunciare con forza il degrado delle condizioni lavorative nei
cantieri di igiene ambientale della provincia, con particolare riferimento ai contesti più grandi,
dove da oltre 15 anni assistiamo a un imbarbarimento delle pratiche gestionali e lavorative.
“ Questo stato di cose, dichiara Graziana Stracquadanio, Responsabile Dipartimento
Provinciale Igiene Ambientale FP CGIL Ragusa , è stato favorito anche dalla carente
vigilanza delle stazioni appaltanti, che ha consentito il verificarsi di gravi irregolarità.
In primo luogo, la mancata osservanza delle graduatorie per l’assunzione dei lavoratori
stagionali e a tempo determinato, così come il sistematico disprezzo delle clausole
contrattuali e di legge, ha spalancato le porte ad assunzioni arbitrarie da parte dei gestori del
servizio. Queste pratiche hanno dato vita a vere e proprie "parentopoli" o a meccanismi di
reclutamento legati ai potentati di turno. In questo modo, il gestore del servizio di igiene
ambientale è stato trasformato in un centro di potere autonomo, in grado di decidere
assunzioni che, nel nostro territorio, rivestono un’importanza economica e sociale cruciale.
La FP CGIL sottolinea il mancato rispetto di diritti fondamentali dei lavoratori, che si
manifesta in diverse criticità: il diritto alla precedenza nelle assunzioni per i lavoratori
stagionali è sistematicamente ignorato, così come le legittime richieste di trasformazione dei
contratti da part-time a full-time per coloro che ne hanno maturato i requisiti. A ciò si
aggiunge l’assegnazione di livelli contrattuali spesso inferiori rispetto alle mansioni
effettivamente svolte, con l’adozione di inquadramenti non previsti dai capitolati d’appalto.
Inoltre, i carichi di lavoro imposti risultano insostenibili, senza alcuna considerazione per la
salute e il benessere fisico dei lavoratori. Questo porta, in molti casi, a condizioni di salute
compromesse che limitano la possibilità di svolgere le mansioni assegnate.
A ciò si aggiunge un clima lavorativo inaccettabile, caratterizzato da metodi medievali di
gestione e sfruttamento, che vedono i lavoratori più vulnerabili sottoposti a ricatti,
intimidazioni e, nei casi più gravi, minacce esplicite. Gravissimo è anche l’obbligo imposto
ad alcuni lavoratori di iscriversi a organizzazioni sindacali gradite alle imprese. Un modus
operandi che richiama tristemente pratiche di coercizione sociale ancora diffuse nella nostra

Sicilia.
La frase emblematica che risuona in molti cantieri è sempre la stessa: "O fai così o vai a
casa".
Un altro punto critico riguarda l’utilizzo strumentale dei servizi aggiuntivi, che si traducono in
costi incontrollati e incontrollabili e trasformano il servizio in una sorta di "bancomat" a
uso e consumo di pochi, con un impatto diretto sui cittadini, costretti a pagare tariffe
insostenibili. Ai Comuni chiediamo di rendere pubblici i costi degli appalti, comprensivo dei
servizi extra. Ed il relativo metodo di controllo.
Di fronte a questa situazione, la FP CGIL ritiene che si sia raggiunto il limite e,
nell’assumersi piena responsabilità di quanto dichiarato, invita tutte le amministrazioni locali
e le autorità competenti a svolgere fino in fondo le proprie funzioni di controllo e vigilanza.
È indispensabile impedire che una cultura del malaffare e della prevaricazione continui a
contaminare il nostro territorio, arricchendo impropriamente pochi soggetti a discapito del
bene collettivo” .
“Si tratta, aggiunge e conclude il segretario provinciale, Giuseppe Roccuzzo, di una
fotografia allarmante di un sistema che ha smarrito ogni riferimento nel rispetto dei diritti,
delle regole e della dignità dei lavoratori. Non possiamo più accettare che logiche clientelari e
prevaricazioni trovino spazio in un settore tanto cruciale per la qualità della vita delle nostre
comunità.
È tempo di cambiare rotta e costruire un modello basato sul rispetto del lavoro e dei
lavoratori, unico fondamento possibile per una crescita sociale ed economica autentica.
Continueremo a batterci affinché il lavoro torni ad essere un diritto e non una concessione
arbitraria.”
La FP CGIL Ragusa resta a disposizione per collaborare con le istituzioni e con i
lavoratori al fine di ristabilire la legalità e la dignità nei cantieri di igiene ambientale.

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