Dal rinnovo degli accordi economici collettivi, all’e-commerce, al fisco
vari temi “caldi” per la categoria in un momento di grande incertezza economica
Agenti e rappresentanti di commercio
Fnaarc, rinnovati gli organi collegiali per il quinquennio 2022-2027
“Dobbiamo dialogare con le mandanti per affrontare e superare insieme le difficoltà del mercato”
Rieletto Alberto Petranzan, per acclamazione, alla presidenza nazionale Fnaarc, la Federazione
nazionale degli agenti e rappresentanti di commercio che conta oltre 100 associazioni territoriali
presenti in tutta Italia.
La Fnaarc Ragusa ha partecipato all’assemblea elettiva con i due consiglieri provinciali Marco
Blandino e Roberto Sica, quest’ultimo, riconfermato consigliere nazionale.
“Viviamo un momento di grande incertezza economica ma come durante i periodi di profonda crisi
economica del 2008 e della pandemia, gli agenti di commercio non si sono risparmiati nel
sostenere con il loro impegno l’attività delle tante piccole e medie imprese del nostro Paese.
Siamo pronti anche in questa fase, caratterizzata dalla guerra e dalle conseguenze economiche e
sociali, a dare il nostro contributo. Fnaarc resta il punto di riferimento della categoria.
Dobbiamo riuscire a dialogare con le aziende mandanti per affrontare e superare insieme le
difficoltà del mercato”.
Primo punto di questo dialogo è il rinnovo degli accordi economici collettivi con le associazioni
delle imprese. “Per ridisegnare e valorizzare la figura dell’agente di commercio che, nel tempo, si è
costantemente aggiornata”.
In Italia gli agenti e i rappresentanti di commercio sono ben 211mila, in calo rispetto al 2019,
l’anno pre-Covid quando erano 224mila, ma con un ruolo che si mantiene centrale per l’economia
perché attraverso di essi si intermedia la parte più importante del Pil.
Grande attenzione, quindi, da parte di Fnaarc all’evoluzione della professione: “Con la crescita
dell’e-commerce dev’essere garantito il diritto alle provvigioni sulle vendite comunque riconducibili
agli agenti e chiusi on-line. Ed occorre una migliore regolamentazione per le tante attività
accessorie richieste agli agenti di commercio nello svolgimento del loro lavoro di promozione”.
Altro capitolo importante è il fisco: Fnaarc punta all’innalzamento del tetto del regime forfetario e
chiederà al nuovo governo e al Parlamento un’interlocuzione con l’obiettivo di adeguare
finalmente il tetto di deducibilità dell’auto: “Valori fermi ormai da troppi anni. L’automobile è uno
strumento fondamentale per gli agenti e rappresentanti di commercio, un vero e proprio secondo
ufficio col quale ogni anno percorrono mediamente oltre 50.000 chilometri”.