“L’anno scolastico è iniziato da quasi due mesi e ancora l’Amministrazione Comunale non ha attivato la refezione scolastica. Il tutto, nonostante le promesse fatte ai genitori durante lo scorso anno”. Così Marco Piccitto, presidente dell’Ami-Autonomia Moderata Iblea- punta il dito contro quelle che il movimento definisce una serie di azioni “incompiute o meglio mai iniziate” dell’Amministrazione targata Aiello.
“Lo scorso anno scolastico- ricorda Piccitto- il sindaco Aiello e l’assessore Foresti avevano annunciato l’avvio della mensa come un successo, ma sin da subito abbiamo espresso i nostri dubbi innanzitutto sul costo del servizio (oltre 700 mila euro per soli 4 mesi la cifra pagata dal Comune, per non parlare delle somme versate dalle famiglie) e poi sulla qualità e gli orari in cui il cibo arrivava nelle scuole. Ora, nonostante avessero promesso di lavorarci sin dalla fine dello scorso anno scolastico, tutto tace. Sappiamo che alcuni istituti hanno deciso di muoversi in autonomia, attivandosi con dei servizi di catering che sono a totale carico delle famiglie. Saremmo curiosi di sapere cosa sta facendo il Comune, in attesa dell’attivazione della mensa scolastica comunale”.
“Quella della mensa- aggiunge Piccitto- è solo una delle questioni che il Comune di Vittoria non vuole o forse non riesce ad affrontare e risolvere. Non ci risultano interventi per la questione degli alloggi popolari, da noi sollevata nel maggio scorso, o sulle difficoltà riscontrate dalle famiglie con disabili mentali. Negli ultimi giorni, poi, abbiamo assistito ad un vero e proprio cambio di rotta nella politica di Aiello che in campagna elettorale, pur di raccogliere voti, aveva promesso la restituzione delle somme alle famiglie che, a causa della carenza idrica, avevano dovuto fare ricorso alle autobotti private, ora invece proclama che chi non ha pagato gli arretrati non ha diritto a ricevere i servizi. Insomma, non solo non riescono a dare risposte ai temi sollevati dall’Ami su input dei cittadini, ma fanno marcia indietro su questioni di grande importanza per i vittoriesi”.
Visto lo stato delle cose, l’Ami è sempre più convinta che, proprio in vista di una ripresa, per il bene della città, c’è bisogno di un moderatismo che scenda in campo. Ecco perché invita i vittoriesi che amano la società a spendersi e far quadrato per il buon senso “che non vede ragioni in un colore o- affermano- in una bandiera, ma nei bisogni della gente che debbono essere sostenuti e soddisfatti.