“Abbiamo bisogno di una legge di riforma che sia un testo unico e che dovrà operare un vero e proprio riordino coniugando tutela del commercio locale e sviluppo occupazionale ma anche guardare al mercato a chilometro zero, alla riorganizzazione dei mercati rionali storici, alla programmazione di vendite promozionali e ai saldi, alle esigenze della piccola e grande distribuzione, alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e poi anche al commercio on-line”.
E’ quanto affermato dal presidente regionale Confcommercio Sicilia, Gianluca Manenti, durante l’incontro con il presidente della commissione Attività produttive all’Ars, on. Orazio Ragusa, in vista dell’avvio del percorso che consentirà di modificare la normativa esistente, dopo vent’anni di attese. Al confronto, tenutosi nella sede regionale dell’associazione di categoria, a Palermo, sono intervenuti il vicepresidente nazionale Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo, il presidente di Unioncamere, Pino Pace, presidente di Confcommercio Trapani, Giuseppe Caruana, presidente di Confcommercio Agrigento, e il direttore di Confcommercio Sicilia, Vincenzo Costa, mentre i presidenti di Confcommercio Catania e Siracusa, rispettivamente Piero Agen ed Elio Piscitello, oltre ai vari direttori provinciali, sono intervenuti in videoconferenza.
“Tra l’altro – ha chiarito Manenti nel suo intervento – puntiamo alla valorizzazione e al recupero dei centri storici, delle botteghe storiche, all’innovazione e alla semplificazione amministrativa oltre all’attivazione di misure finanziarie per lo sviluppo del sistema del commercio. Per noi di Confcommercio, per le attività che rappresentiamo, questa legge rappresenterà una straordinaria opportunità per mettere insieme proposte e sensibilità diverse. Immaginiamo una legge che tuteli tutte le realtà commerciali ma soprattutto le più piccole in modo che quest’ultime possano affrontare il confronto con la grande distribuzione e soprattutto affrontare la ripresa dopo le enormi difficoltà derivanti dalla pandemia”.
L’on. Ragusa, dal canto suo, dopo avere ascoltato quali sono le richieste di Confcommercio Sicilia, richieste che saranno oggetto di un esame approfondito in seno alla commissione prima che il testo approdi in aula all’Ars, ha evidenziato che “il metodo utilizzato sarà quello della concertazione perché, soltanto così, si potrà arrivare a gettare le basi per un percorso in grado di soddisfare le esigenze di tutti. Ci stiamo impegnando, dunque, in questa fase di ascolto per raccogliere quanti più input sarà possibile e arrivare a definire un testo il più possibile aderente alle variegate esigenze del comparto”.
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