La cosa più grave, il danno piu’ rilevante che stanno arrecando alla Citta’, - scrive dal suo profilo social Facebook il candidato sindaco Francesco Aiello - e’ la privazione arbitraria del diritto al voto dei Vittoriesi.
Nei fatti la legislazione antimafia e’ stata trasformata e anche piegata a logiche di parte, con estrema disinvoltura. Il caso Vittoria non presumo sia unico o il primo a verificarsi. Il tempo e gli anni travolgono anche le norme piu’ delicate, come risultano essere quelle contenute nell’art.143 del Decreto Legislativo n.267 del 2000, frutto di un accorto equilibrio tra necessita’ di contrastare il condizionamento mafioso degli Organismi amministrativi dei Comuni e il rispetto delle prerogative democratiche delle popolazioni.
La durata del Commissariamento, la previsione del voto in maniera perentoria, la tutela del diritto al voto nei tempi e con le modalita’ previste, sono state riadattate a circostanze eccezionali quali la pandemia, in continuita’ pero’ con la logica pesante del Commissariamento, senza minimamente considerare il gravame di questa condizione sulle popolazioni, sulla vita democratica e sulle stesse prospettive della citta’. A fine e oltre il mandato, scaduto il 2 agosto 2020, a Vittoria si definiscono gare d’appalto milionarie che esautorano i legittimi organi istituzionali, la cui elezione e’ stata rimandata per ben 4 volte, a salto di canguro.
Ma solo per Vittoria. Gli altri Comuni hanno potuto votare tutti, dal 2 agosto 2020 a oggi. Con o senza pandemia. Vittoria no. E in un caso, il 14-15 Marzo, hanno rinviato le elezioni solo per Vittoria e col passa parola fra gli amici piu’ cari. Cosi’ accade per il voto del 2 maggio: la Gazzetta ufficiale ci dice 2 maggio, ma sottobanco preparano il rinvio consumando l’omissione di atti d’ufficio. Abbiamo presentato esposto alla Procura per quanto accaduto. E tuttavia rimaniamo nella morsa di un sistema ostile a Palermo, sbrigativo e burocratico a Roma. Ma per quello che penso io a farne le spese sono le parti più’ coraggiose e oneste della Citta’. Chi difende le ragioni della lotta antimafia, non userà mai l’interdizione assoluta e universale verso una intera Comunità’.
E invece hanno messo in croce tutta la Comunita’ dichiarando solennemente Vittoria come irredimibile. Chi ha detto una cosa del genere poteva decidere poi di non farci votare? Come ci si puo’ fidare di gente simile? Salvini lo ha ribadito e ha consegnato tutto il carico di questa missione punitiva ai Commissari, i quali hanno subito defezioni significative e contraddizioni pesanti sul terreno del rapporto complessivo con la Citta’ nel suo insieme. Ora, dopo la illegale esclusione dal voto del 14-15 marzo, ci proiettano fuori anche dal voto del 2 maggio, a settembre, nonostante Vittoria sia ormai appena con qualche decina di casi di positivi. E ancora prorogano la gestione commissariale.
Musumeci? E che puo’ fare lui? La Regione siciliana? Una pallida ombra ! Lo Statuto autonomistico?! E chi lo ha visto! Lo scioglimento e’ finito. I Commissari dello scioglimento rimangono.
Questa e’ la Democrazia?