Cinque pozzi per la ricerca di idrocarburi, in territorio ragusano rischiano la chiusura: tre sono di Eni Mediterranea Idrocarburi, «Cinquevie» su un’area di 71 chilometri quadrati tra Modica e Ragusa; «Contrada Giardinello» in oltre 380 chilometri quadrati tra Ragusa, Santa Croce Camerina, Vittoria, Comiso, Acate, Chiaromonte Gulfi, Caltagirone e Mazzarrone; «Piano Lupo» su altri 62 chilometri quadrati tra Acate, Caltagirone, Gela e Mazzarrone.
Gli altri due sono il giacimento «Bonincontro» della compagnia spagnola Petrex su 32 chilometri quadrati tra Acate e Vittoria e l’impianto «Case La Rocca» della società concessionaria Irminio per altri 80 chilometri quadrati sempre nel territorio ragusano.
Questo qualora venisse avviata la moratoria riguardo la ricerca di idrocarburi in scadenza nel febbraio 2021del nuovo anno in caso di mancata proroga delle concessioni. Per la Sicilia il prezzo è molto alto. A rischio le aree marine protette dell’arcipelago delle Egadi con i paradisi di Pantelleria e Favignana. L’area degli Iblei sarebbe la più martoriata, sulla quale insiste più di un progetto.
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