Zone rosse: "pandemia e farneticazioni", nota dell'on. Giorgio Assenza

Redazione
18/11/2020
Attualità
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"Un conto è la dialettica politica, un altro conto è la becera strumentalizzazione della sventura collettiva che stiamo vivendo. Cosa che spesso constatiamo e che mette in risalto, in tutta la sua nitidezza, gli aspetti negativi di un certo modo di fare politica, duro a morire". Così il deputato regionale Giorgio Assenza che in una nota diffusa alla stampa aggiunge: 

"E' folle pensare che l'istituzione di una “zona rossa” locale sia una scelta di natura politica: viene effettuata sulla scorta di evidenze epidemiologiche e in base alle richieste delle autorità sanitarie locali. Viene regolata dai DPCM, mentre le Regioni hanno la possibilità di intervenire solo in senso restrittivo rispetto alle misure stabilite a livello centrale. E' farneticante invocare controlli da parte di istituzioni - quale la Regione - che non hanno poteri di questa natura. Tutto ciò serve solo a creare confusione e a distogliere l'attenzione dai veri problemi. Ristori: la Regione sta cercando di fare in modo che ogni dichiarazione di “zona rossa” avvenga di concerto con il Ministero della Salute in modo da estendere i benefici previsti dai DPCM a tutte le attività e le imprese ricadenti nelle “zone rosse” locali di nuova istituzione. Tuttavia, anche la Regione Siciliana sta studiando una serie di misure e aiuti destinati alle suddette imprese".

"L'auspicio- dichiara ancora- è di operare tutti nell'unica direzione possibile: gestire la pandemia e uscirne il più presto possibile con meno danni economici possibili, consapevoli delle difficoltà oggettive, del fatto che non tutte le attività commerciali e le imprese, in certe condizioni-limite, possono rimanere aperte, che occorre buon senso da parte di tutti. A questo proposito mi appello al senso di responsabilità di ognuno e invito tutti i cittadini a collaborare (cosa che, con franchezza, tante volte non si è ravvisato) e a rispettare norme e indicazioni sul distanziamento sociale, i dispositivi di protezione e quant'altro possa preservare la salute individuale e collettiva. Diversamente, ogni misura, più o meno restrittiva e da chiunque venga emanata, è destinata a fallire".

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